Nuovo vertice in prefettura a Torino con Fassino: slitta all'alba l'ora della piena del Po. Nel Pinerolese sgomberata una frazione di Bricherasio. A mezzogiorno arriva il capo della Protezione Civile Gabrielli. Appello di prefetto e presidente della Provincia ai sindaci: "Niente lezioni domani"
di MARIACHIARA GIACOSA E DIEGO LONGHINOre 12.10. Nuovo appello del presidente della Regione Roberto Cota durante la visita, con il capo della protezione civile Gabrielli, alla sala operativa della protezione civile piemontese: "Rinnovo l'invito a non uscire se non e' necessario e stare lontano da ponti, argini e situazioni di pericolo". Alcuni curiosi sarebbero stati infatti allontanati dai ponti a Torino. Cota ha poi sottolineato che la massima allerta si concentra ora nel Pinerolese e sui piccoli affluenti. "Anche qui e' importante che nessuno si avvicini ai corsi d'acqua".
Ore 12.02. A Torre Pellice, travolto dalla piena del torrente omonimo, è crollato il ponte dell'Albertenga. Squadre di vigili del fuoco sono già accorse sul posto. Dall'altro lato del corso d'acqua, rispetto al centro abitato principale, risiedono una sessantina di persone e si sta cercando di verificare se ora sono isolate o se esistono strade di accesso.
Ore 12. Il presidente Saitta ha appena firmato il decreto di chiusura delle scuole medie superiori per tutta la provincia di Torino per domani. Resta l'invito di Saitta e del prefetto Di Pace ai sindaci perchè adottino un analogo provvedimento anche per le scuole elementari e medie, per le quali sono le singole amministrazioni a decidere eventuale chiusura.
Ore 11.55. A causa della piena del fiume Tanaro, il ponte sulla statale 231 di Santa vVttoria è stato chiuso al transito in via precauzionale. Il traffico verrà deviato sull'autostrada a33 "Asti-Cuneo" dallo svincolo di Govone allo svincolo di Castagnito.
Ore 11.50. A Torino si stanno recuperando barriere mobili per proteggere il Sermig da un'eventuale piena nella notte a Borgo Dora. E i tecnici della Protezione civile stanno valutando la chiusura del ponte sulla Dora di via Bologna.
Ore 11.30. Problemi anche alla periferia di Venaria. E' chiuso il ponte Castellamonte sul torrente Ceronda, che collega la provinciale con la Reggia di Venaria e la strada che porta al parco della Mandria.
Ore 11. Si fa critica la situazione in Val Pellice. Chiusi due ponti, uno sulla strada dei Laghi di Avigliana, che unisce Cuneo a Pinerolo all'altezza del santuario Montebruno, l'altro a Bobbio Pellice. Dalla sala della protezione civile della Provincia stanno monitorando in diretta la preoccupante crescita dell'impetuosità del fiume.
Ore 10.45. L'Ufficio stampa della Regione annuncia l'arrivo a Torino del capo della protezione civile. Franco Gabrielli sarà con il presidente della Regione Roberto Cota nella sala operativa di corso Marche 76 dove viene costantemente monitorata la situazione del maltempo in Piemonte.
Ore 10.30. Dopo Torino anche la giunta di Nichelino, comune della cintura, ha deciso di chiudere domani le scuole per i potenziali rischi legati al maltempo. L'ordinanza vale per le scuole di ogni ordine e grado,
Ore 10.15. La Protezione civile della Provincia ha appena completato l'evacuazione di trenta persone dalla frazione Ghiaie di Bricherasio per il timore che le loro case siano invase dal Pellice. Sempre nel Pinerolese, nella frazione Balestro, del comune di Porte, è stato chiuso al transito un vecchio ponte.
Ore 10.10. Si è appena concluso in prefettura a Torino il vertice cui ha partecipato anche il sindaco Piero Fassino per fare il punto della situazione. Nell'incontro - cui ha partecipato anche l'assessore Giuliana Tedesco - sono stati ritoccati i tempi delle piene del fiumi della città: l'onda d'acqua per Dora e Stura è attesa verso mezzanotte, mentre la piena del Po è posticipata all'alba
Ore 10. A Casale Monferrato, nell'Alessandrino, è stata emessa l'ordinanza di evacuazione per circa 200 persone, mentre altre 35 sono state fatte allontanare dalle abitazioni a Frassineto Po. Durante la notte sono state evacuate 171 persone anche a Ozzano Monferrato, 39 ad Acqui Terme, due a Valenza, 60 a Pietra Marazzi e 10 a Novi Ligure. Evacuate 14 persone anche nell'Alta Val lemme e nell'Ovadese, dove circa 20mila persone sono senza acqua potabile. Gli sfollati sono 17 a Ovada, dove sono chiuse le strade provinciali 185, 155 e 200. Chiusa per frana anche la provinciale n. 171, mentre smottamenti e frane si segnalano nelle valli Orba, Erro e Bormida.
Ore 9.50. Una squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco è impegnata in un sopralluogo lungo il tratto di fiume che attraversa la città per constatare eventuali situazioni di pericolo.
Ore 9.30. Sono scattate in Val Pellice, nel Torinese, le procedure per evacuare alcune borgate che potrebbero essere interessate da un'esondazione del Pellice, un torrente che con il passare delle ore sta raggiungendo il livello considerato di "piena straordinaria". I problemi, in particolare, sono sorti nei dintorni di Bricherasio, all'imbocco della vallata. In Val Chisone è stato chiuso un ponte.
Ore 8. Nel corso della notte le piogge sono state a tratti molto forti in particolare sulle montagne del Torinese e del Cuneese. A Bobbio Pellice (Torino) sono stati registrati 178 millimetri, a Praly (Torino) centosette e ottantuno a Balme (Torino). In montagna ha nevicato a partire dai 2.200 metri. Al Passo del Moro, nell'Ossola (Vco), sono stati misurati 125 centimetri, al rifugio Gastaldi di Balme (Torino) 115 e al colle dell'Agnello (Cuneo) novantasei.
Intanto si tirano i primi bilanci di due giorni di piene e frane. Il Tanaro sembrava essere calato ma ha poi ripreso ad ingrossarsi, raggiungendo la soglia di "elevata criticità" nel tratto iniziale, sulle Alpi Marittime, tra Garessio e Piantorre, nel Cuneese, dove il livello idrometrico ha superato la quota che porta a parlare di "piena straordinaria". ll Tanaro è uno dei fiumi che, una volta in pianura, bagnano Alessandria. Più a valle, dopo la confluenza con la Stura di Demonte, il livello sta raggiungendo la cosiddetta soglia di attenzione; nell'arco della giornata, a causa delle forti piogge che interesseranno le montagne, è previsto che si avvicini alla moderata criticità. Nel Torinese gli affluenti del Po, dal Pellice alla Dora Baltea, sono in crescita fino a una situazione di criticità moderata, e nel capoluogo il valore massimo sarà raggiunto in serata. Il Sesia nel Vercellese e il Cervo nel Biellese sono vicini alla soglia di attenzione.
Ieri sera ad Alessandria e Casale Monferrato ha smesso di piovere, ma le due città sono state battute da forte vento. Alcune strade provinciali che
corrono nell'Alessandrino sono state interrotte da allagamenti e smottamenti, in particolare nelle zone di Ovada e Novi Ligure. Nell'intera provincia, fra le persone già evacuate e quelle che sono state messe in preallarme il totale raggiunge il numero di 540 (a Casale Monferrato sono duecento le persone che, nel caso si verificassero delle criticità, dovranno lasciare la propria abitazione). I volontari che si occupano del monitoraggio dei corsi d'acqua sono trecento. Il loro impiego era stato raccomandato dagli uffici operativi dell'Aipo (agenzia interregionale per il fiume Po) durante la riunione di ieri degli organi di coordinamento della protezione civile.
In provincia di Cuneo, invece, ad Alba, un campo nomadi della periferia è stato evacuato, sempre per i timori provocati dall'ingrossamento del Tanaro. Anche alcune famiglie che, in città, abitano vicino all'argine hanno dovuto trascorrere la notte fuori di casa. I nomadi sono stati sistemati in una tendopoli. I volontari della Croce Rossa hanno fornito assistenza. A Cuneo è stato fatto evacuare un senzatetto che soggiornava in pianta stabile sotto il ponte della Pace, sul torrente Gesso. La Croce Rossa, nella provincia, ha mobilitato un centinaio di volontari, mettendo a disposizione coperte, generatori e due torri faro.
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