Al termine della prima giornata di consultazioni, il
presidente incaricato prende la parola: "La cosa che conta è l'appoggio
dei partiti". E pone la fine del suo impegno al 2013, o non accetto.
Dopo partiti e parti sociali, domani tocca a donne e giovani
Fondamentale l'appoggio dei partiti. Quel che conta è l'appoggio, se poi alcuni politici entreranno nell'esecutivo sarà un bene, non una pregiudiziale alla formazione del governo. Questa in sintesi la posizione di Monti sulla partecipazione dei politici al nuovo esecutivo. "Ho ritenuto importante - ha detto in conferenza stampa - dare un segnale concreto e aperto di una disponibilità da parte mia ad avere quell'apporto che necessariamente dovrò avere dalle forze politiche anche in materia di risorse umane. È una disponibilità da parte mia - ha aggiunto -, ma se i partiti politici dovessero vedere in questa fase, dato che sono appena usciti da una fase dialettica estremamente tesa, se dovessero avere difficoltà ad andare così avanti, quando sarebbe fisicamente visibile una fase di coesione dei loro esponenti diretti, credo sia importante che diano questo apporto". Poi ha chiarito: "Che i segretari dei partiti che appoggeranno il governo siano presenti nel governo non mi sembra condizione indispensabile. Che ci sia un appoggio convinto da parte loro su ispirazione, caratteristiche e valori e sulla prospettiva operativa del governo mi sembra invece indispensabile".
Orizzonte del 2013 o non accetto. "L'orizzonte temporale in cui il futuro governo si colloca è da oggi alla fine della legislatura. Ovvio che il Parlamento può decidere in qualunque momento che il governo non è più degno della sua fiducia, ammesso che gliela conceda. Se però venisse prefissata una data al di qua dell'orizzonte fissato di fine legislatura, questo toglierebbe credibilità all'orizzonte del governo. E non lo accetterei", ha precisato il presidente del Consiglio incaricato.
La pazienza dei mercati. Fino alla formazione del governo "sono sicuro che i mercati avranno un'impazienza temperata con razionalità. È naturale che anche agli occhi dei Mercati occorre arrivare alla formazione del governo, alla definizione della compagine dei ministri, che posso assicurare sarà convincente ed efficace, e all'annuncio e alla presa di misure più incisive", ha detto il premier.
Giornata costruttiva. "Le consultazioni stanno procedendo con grande serietà e partecipazine costruttiva da parte di tutti", ha assicurato il presidente del Consiglio incaricato. "Le forze politiche -ha detto- sono consapevoli che è necessario ritrovare una fase di distensione che consenta di guardare un pò più in alto con senso di responsabilità e con coesione. Il mio impegno è rivolto a permettere che la politica possa trasformare momento difficile in vera opportunità con la condivisione di un progetto di speranza, non solo per quanto riguarda l'economia, ma anche sui valori fondanti di una vera comunità civile".
Dopo partiti, incontro con donne e giovani. Dopo i partiti e le forze sociali le consultazioni del premier incaricato continueranno con "i rappresentanti istituzionali delle donne e dei giovani", ha annunciato lo stesso Monti: "Dobbiamo avere il coraggio - ha sottolineato- di orientare molto a questi due ambiti cruciali della nostra società le azioni di politica economica e sociale. Quasi sempre ciò che giova ai giovani giova anche al Paese e ciò che restringe le possibilità ai giovani restringe le possibilità al futuro del Paese. E questo vale anche per le donne".
Programma quasi pronto. ''In parte sì, nei dettagli no''. Così Mario Monti ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se domani, quando incontrerà le delegazioni del Pd e del Pdl a palazzo Giustiniani, sarà in grado di anticipare nel merito le misure che costituiranno il suo programma di governo, visto che oggi lo stato maggiore di via dell'Umiltà ha detto che non voterà la fiducia al buio. ''Queste consultazioni - ha spiegato- le vedo come un esercizio indispensabile per me e spero utile e gradito ai consultati, ma si tratta di un esercizio bilaterale, non è un'enunciazione, è una consultazione. Il che significa che dedichiamo una buona parte del tempo a un'audizione da parte mia degli interessi e delle prospettive e preoccupazioni di ciascuna forza politica. Ed è importante -spiega- da parte mia sentirlo dalla loro viva voce''.
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