giovedì 17 novembre 2011

Fiducia al governo Monti dal Senato, "Non siamo i poteri forti"


Sì federalismo fiscale. Programma: crescita, pensioni, Ici e lavoro. Tagli ai costi della politica



Roma, 17 nov. (TMNews) - Il governo Monti ha ottenuto la fiducia al senato con 281 "sì"; 25 i voti contrari (Lega), nessuno astenuto. Quindici i senatori assenti. "Il governo seguirà con attenzione l'attuazione del federalismo fiscale". E sul complottismo, ventilato da alcuni, "dei poteri forti, multinazionali, potenze straniere" ecc. che sarebbero dietro al governo Monti, ha voluto smentire recisamente ogni coinvolgimento in questo ambito. Sono stati i primi due temi che il presidente del Consiglio ha affrontato nella sua replica al Senato prima del voto di fiducia. Crescita, rigore ed equità. Mario Monti ha chiarito in precedenza i tre cardini su cui si muoverà il suo governo per risanare i conti e riconciliare i cittadini con le istituzioni. Ha parlato di fisco, pensioni e lavoro annunciando a grandi linee quale sarà la strada da seguire ma senza entrare nei dettagli delle singole misure. Tra queste ci saranno anche Ici, taglio ai costi della politica (a partire da quelli di Palazzo Chigi) e cancellazione delle province. Ecco le principali misure elencate da Monti per quello che ha chiamato un governo "di impegno nazionale". PENSIONI: "Nel sistema pensionistico ci sono troppe disparità", ha detto il premier. "Ripetuti interventi hanno reso il sistema pensionistico tra i più sostenibili. L'età pensionabile di vecchiaia è superiore a quella di tedeschi e francesi ma il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento tra generazioni e categorie di lavoratori, con aree di ingiusti privilegi". ICI: Monti ha definito "un'anomalia l'esenzione dall'Ici delle abitazioni principali costituisce una anomalia dell'ordinamento tributario". Il premier ha spiegato che "intende riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare, particolarmente bassa in Italia". MERCATO DEL LAVORO: Verranno riformate, ha detto il premier, "le istituzioni del mercato del lavoro affinchè non ci sia un mercato in cui alcuni sono fin troppo tutelati e altri totalmente privi di tutele in caso di disoccupazione". CONTROLLO DI BILANCIO: Monti ha aperto all'ipotesi di istituire un'autorità indipendente per vigilare sull'attuazione del pareggio di bilancio, sul modello di alcuni Paesi europei COSTI DELLA POLITICA: "Chi rappresenta le istituzioni a ogni livello dovrà agire con sobrietà e attenzione al contenimento dei costi dando un segnale concreto e immediato", ha detto Monti. PROVINCE: Subito un intervento legislativo e poi riforma costituzionale. "Il riordino delle province", ha detto, "può essere disposto con legge ordinaria. La modifica costituzionale completerà il processo". Red-Bat-San 

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