Sondaggio Demopolis: Pd, Sel, Idv e radicali
toccano il 47%. Terzo Polo al 15%. Centrodestra al 35% per la prima
volta in 17 anni

Roma, 24 nov. (TMNews) - Se si fosse votato
oggi, il centrosinistra avrebbe superato di dodici punti percentuali la
coalizione di centrodestra: un vantaggio mai registrato negli ultimi 17
anni. E' la fotografia sul peso dei partiti in Italia e sui rapporti di
forza tra le coalizioni, scattata dall'Istituto Demopolis mentre il
governo Monti è al lavoro. Secondo l'inchiesta, se ci si fosse recati
alle urne per le politiche, il centrosinistra avrebbe ottenuto, se
unito, la maggioranza relativa nel Paese con il 47%, superando di circa
12 punti percentuali la coalizione Pdl-Lega: un vantaggio mai registrato
negli ultimi 17 anni, nel momento di maggiore debolezza del
centrodestra, scelto oggi da poco più di un elettore su tre. L'analisi
segnala una crescita per il Terzo Polo, che sfiora il 15%: in
particolare, l'Udc di Casini (che per la prima volta supera l'8%),
sembra assumere un ruolo di maggiore centralità nello scenario politico,
anche il grande Ulivo al 47%se il peso effettivo di Udc, Fli, Api e Mpa
dipenderà, ovviamente, dalla legge elettorale con cui si tornerà alle
urne. La Lega Nord, oggi unico partito all'opposizione, riparte da un
8%, il valore più basso degli ultimi quattro anni, pagando l'incapacità
di cogliere, negli ultimi mesi, il progressivo malcontento della propria
base elettorale. Si attestano tra il 7% e l'8% Sel di Vendola e Italia
dei Valori, ampia parte dei cui elettori avrebbe preferito la strada
delle elezioni anticipate, nella certezza di una vittoria del "nuovo
Ulivo", che corre invece il rischio - secondo molti osservatori - di
essere archiviato nel nuovo scenario. Per ciò che riguarda i due
schieramenti principali, secondo i dati del Barometro Politico
dell'Istituto Demopolis, il Pd di Bersani sarebbe oggi, con il 29%, il
primo partito del Paese. Sul fronte opposto, il Pdl si attesterebbe al
24%, con una emorragia di quasi 5 milioni di voti rispetto al 2008,
sintomo di un chiaro disorientamento dell'elettorato: su 100 elettori
che avevano scelto il partito di Berlusconi alle politiche, oltre un
terzo non riconfermerebbe il voto. Secondo i dati del Barometro Politico
Demopolis, è molto alto, intorno al 28%, il numero di quanti
resterebbero probabilmente a casa: si tratta di cittadini delusi,
disorientati ed indecisi sull'eventuale scelta da compiere nell'ipotesi
di un ritorno alle urne: un bacino potenziale, per lo più di anziani e
casalinghe, di estremo interesse elettorale nei nuovi scenari che si
stanno ridisegnando in Italia mentre il governo Monti inizia il suo
lavoro" Tor-Cer
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