Caso Ciappazzi, Geronzi condannato a 5 anni per bancarotta fraudolenta
![]() |
Cesare Geronzi |
Parla di “vicenda paradossale” Matteo Arpe: “La sentenza del processo Ciappazzi riconosce la mia estraneità alla vicenda e dunque mi assolve”. Così Arpe, in una nota, ha commentato la sentenza. L’accusa aveva chiesto due anni e sei mesi riconoscendo per l’allora ad di Capitalia le attenuanti generiche. “Nello stesso tempo – ha continuato Arpe – però sarei colpevole per un finanziamento a Parmatour (l’impresa del Gruppo Parmalat che operava nel turismo ndr) al quale mi ero opposto, che è stato deliberato in mia assenza e che non avrei potuto impedire neppure ex post, come confermato dallo stesso ex ispettore della Banca d’Italia, che all’epoca dei fatti dirigeva l’ispezione proprio in Capitalia. Sotto questo aspetto la decisione pare francamente paradossale e soprattutto non meritata. Sicuramente le sentenze vanno rispettate ma è certo anche che faremo appello”.
Commenti
Posta un commento