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Oggi 19 novembre 2011e' mancato il numero legale alla Camera |
Roma, 3 nov. (TMNews) -
Con il passaggio di Ida D'Ippolito Viale e di Alessio Bonciani dal Pdl
all'Udc, Silvio Berlusconi
perde la maggioranza assoluta in Aula alla Camera.
Torna per intenderci sotto quota 316, cioè a quota 314, quella
faticosamente
raggiunta il 14 dicembre, quando l'Assemblea di
Montecitorio bocciò per soli tre voti la mozione di sfiducia. Dentro
quella
maggioranza, però, ci sono tante zone d'ombra e, se
i nomi dei cosiddetti dissidenti si traducessero in voti contrari al
governo
Berlusconi, il Cavaliere rischierebbe di essere
sfiduciato: nei 314 deputati ci sono infatti Roberto Antonione, Isabella
Bertolini,
Giancarlo Pittelli e Giorgio Stracquadanio. I
quattro del Pdl che, insieme a Fabio Gava e Giustina Destro che già non
hanno
votato la fiducia lo scorso 14 ottobre, hanno
firmato la lettera degli scontenti che chiede al premier di promuovere
un nuovo
esecutivo. Soltanto così la maggioranza scenderebbe
a quota 310. Ma le incognite non sono finite qui: insofferenti sono
pure
gli ex Fli poi passati al Misto rinnovando la
fiducia a Berlusconi Andrea Ronchi, Adolfo Urso, Antonio Buonfiglio,
Pippo Scalia.
Senza il loro voto il governo scenderebbe a quota
306, che è esattamente la quota a cui è ferma ora l'opposizione. Se gli
scontenti non solo abbandonassero il premier ma
entrassero nel fronte di chi intende sfiduciarlo, Berlusconi potrebbe
dire
addio a Palazzo Chigi. Sulla carta comunque, il
pallottoliere ancora sorride al Cavaliere: la maggioranza è a quota 314
considerando
212 del Pdl (al netto di Alfonso Papa agli arresti
domiciliari e di Pietro Franzoso assente per motivi di salute), 59 della
Lega, 25 di Popolo e Territorio, sette di Grande
Sud il movimento di Gianfranco Miccichè. E poi dal Misto Mario Pepe,
Luca
Barbareschi, Aurelio Misiti, Francesco Nucara,
Giancarlo Pittelli, Urso, Ronchi, Scalia, Elio Belcastro, Arturo
Iannaccone
e Americo Porfidia. L'opposizione è a 306: 25 di
Fli, 22 di Idv, 200 del Pd, 6 Radicali, 5 Api, 2 Libdem, 4 Mpa, 3
Minoranze
linguistiche, Giancarlo Giulietti e Giorgio La
Malfa. Non hanno votato la fiducia del 14 ottobre scorso ma non hanno
ancora
mai votato contro sei deputati: Calogero Mannino,
Luciano Sardelli, Antonio Buonfiglio, Santo Versace, Destro e Gava. Ma
se
i numeri della maggioranza scricchiolano, tuttavia,
nemmeno quelli dell'opposizione si possono considerare sicuri: c'è
sempre
l'incognita dei sei deputati radicali, autosospesi
dal gruppo dei democratici. Luc/Tom
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