mercoledì 2 novembre 2011

Effetto Renzi, Gori lascia Magnolia "Pronto a nuove sfide professionali"


"BIG BANG"

Dopo il ruolo decisivo svolto nella convention del sindaco di Firenze, l'ex direttore di Canale 5 si dimette dalla società tv: "Non è più tempo di perseguire solo i propri privati interessi"

ROMA - Riferimenti alla nuova sfida politica lanciata dal sindaco di Firenze Matteo Renzi non ce ne sono, ma tutto lascia supporre che sia questo il vero motivo delle dimissioni di Giorgio Gori da Magnolia. La società di produzione televisiva ha annunciato oggi con una nota l'addio del presidente spiegando che Gori desidera "intraprendere nuovi percorsi professionali". Difficile non pensare però che dietro questa svolta non ci sia la partecipazione in veste di protagonista alla convention dello scorso fine settimana alla Stazione Leopolda 1.

"La decisione di lasciare gli incarichi di cui sopra - si legge nella nota  - è stata motivata da Giorgio Gori dal desiderio di intraprendere nuove sfide professionali in ambiti diversi dal settore 'Media', attività che lo ha visto protagonista e top manager per tanti anni. Gori rimarrà nel board di Zodiak Media Group come consigliere e resterà azionista della società". L'ex direttore di Canale 5 e Italia 1 è stato invece più esplicito in una lettera indirizzata ai suoi ex dipendenti. "La situazione che stiamo vivendo fa sì che non sia più tempo, a mio avviso, per chi può farlo, di perseguire solo i propri privati interessi", scrive Gori.

Nei giorni scorsi il manager era intervenuto al "Big bang" 2, la kermesse politica organizzata dal sindaco di firenze, lanciano le sue proposte "per alimentare la speranza di un cambiamento". "Io ci sono e voglio giocarmi questa partita", aveva detto ancora, esponendo poi il suo programma per il servizio pubblico televisivo: "Fuori i partiti dalla Rai, riqualificazione del servizio pubblico che va finanziato con il canone mentre gli altri canali devono vivere solo con la pubblicità e rispettando le stesse regole dei privati". Diversi osservatori hanno persino indicato in Gori il ghost writer di Renzi.

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