La decisione riguarda i comuni con più di 20mila abitanti. Con doppio incarico sono 4 senatori e 6 deputati, tutti di Pdl e Lega
Stop ai parlamentari-sindaci |
A rischio ora sono dieci parlamentari, tutti di Pdl e Lega, che ricoprono contemporaneamente anche la carica di sindaco di un Comune con oltre 20mila abitanti: si tratta intanto del primo cittadino di Catania, il senatore Raffaele Stancanelli, oggetto del caso su cui si è espressa oggi la Corte costituzionale dichiarando incompatibili le due cariche.
Sempre a Palazzo Madama - secondo un elenco ufficioso - ci sono altri tre senatori-sindaci: i Pdl Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, e Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta, e il leghista Gianvittore Vaccari, sindaco di Feltre (Belluno). Alla Camera - dove invece i dati sono forniti dalla Giunta per le elezioni - i primi cittadini di paesi con oltre 20mila abitanti sono per il Pdl Adriano Paroli (Brescia), Giulio Marini (Viterbo), Nicolò Cristaldi (Mazara del Vallo), Marco Zacchera (Verbania), Michele Traversa (Catanzaro). Per la Lega a dover scegliere tra i due incarichi sarà Luciano Dussin, sindaco di Castelfranco Veneto.
La pronuncia è stata promossa dal tribunale di Catania a seguito della denuncia di un cittadino elettore per accertare la sussistenza della causa di incompatibilità tra la carica di sindaco del capoluogo etneo e quella di senatore, entrambe detenute dall'esponente del Pdl Raffaele Stancanelli. Spetterà poi al giudice di merito prendere atto della sentenza e, quindi, dichiarare eventualmente la decadenza del sindaco.
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