domenica 23 ottobre 2011

Italia all'angolo, 72 ore per superare l'esame Ue


Entro mercoledì Bruxelles vuole riforme e misure per crescita. Van Rompuy: ci attendiamo maggiori dettagli



Bruxelles, 23 ott. (TMNews) - Settantadue ore per superare l'esame europeo. E' il tempo che resta a Silvio Berlusconi, che, come lui stesso ha ricordato "non è mai stato bocciato in vita sua", per non rischiare anche lui una "prima volta". Il Consiglio europeo di oggi a Bruxelles non è stato tenero con il nostro paese, giudicato in enorme ritardo nell'approvazione di quelle misure di risanamento promesse formalmente il 21 giugno scorso ai leader europei. La giornata è iniziata con una doppia convocazione imprevista: la prima per un colloquio con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e la seconda per un incontro con Jose Manuel Barroso e Herman Van Rompuy. Il tutto in parallelo con il premier greco Georges Papandreou. "Abbiamo incontrato Papandreou e Berlusconi, e abbiamo ricordato loro le responsabilità che hanno tutti i paesi in questo periodo di crisi", ha spiegato il presidente francese dopo gli incontri, facendo intendere ai giornalisti che la situazione di Roma ed Atene è molto simile. Un carico da novanta poi l'inquilino dell'Eliseo lo ha messo aggiungendo che "la Spagna oramai non è più in prima linea". Ci ha messo una pezza il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy, spiegando che "non bisogna paragonare la situazione italiana a quella di altri Stati membri: i fondamentali dell'economia italiana sono completamente diversi". L'Italia, tuttavia, ha sottolineato, "deve rassicurare gli investitori e gli altri Stati membri". Il monito è chiaro, e c'è anche l'elenco delle misure che l'Italia deve prendere entro il prossimo doppio vertice Consiglio europeo-Eurogruppo fissato per mercoledì 26. Il presidente del Consiglio europeo ha anche elencato alcune delle misure attese: "Sul bilancio, la riforma del mercato del lavoro, le imprese pubbliche e le privatizzazioni, la giustizia, la lotta all'evasione fiscale ci attendiamo più dettagli e un calendario di attuazione, e vogliamo che siano eseguite in tempo". Questa volta Roma non sarà lasciata lavorare da sola, ma sarà seguita da vicino: "lavoreremo mano nella mano affinché gli investitori e gli altri Stati membri siano rassicurati che l'Italia darà esecuzione a ciò che ha promesso - ha continuato Van Rompuy - e concluderemo questo lavoro mercoledì. E' chiaro - ha concluso - che chiediamo un grande sforzo alle autorità italiane e crediamo che siano pronti a farlo". Anche Angela Merkel ha dettato le sue condizioni: "L'Italia ha una grande forza economica, ma anche un livello di debito che deve essere ridotto nei prossimi mesi. Questa è la nostra aspettativa - ha sottolineato Merkel - nei riguardi dell'Italia". Silvio Berlusconi ha rassicurato i suoi interlocutori? Una cronista francese ha chiesto in conferenza stampa a Sarkozy e Merkel (erano infatti insieme) se Berlusconi ha dato "rassicurazioni" di rispettare gli impegni chiesti dall'Europa. La risposta non è arrivata immediatamente: Sarkozy, infatti ha iniziato a sorridere, ha aspettato un attimo prima di rispondere e si è rivolto alla cancelliera che a questo punto rideva anche lei. Dopo averla guardata per un attimo sorridente, Sarkozy ha quindi risposto alla domanda così: "Abbiamo fiducia nelle istituzioni italiane".

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