lunedì 31 ottobre 2011

Governo/ Tempesta su Btp, ma Berlusconi non cede e spera in G20

Lorenzo Bini Smaghi

Boccia Montezemolo: Larghe intese sarebbero la paralisi


Roma, 31 ott. (TMNews) - Lo spread che vola oltre i 400 punti base, il pressing internazionale perchè siano attuate le misure promesse, i dati record di disoccupazione giovanile e inflazione. E poi Luca Cordero di Montezemolo che rilancia la sua proposta di governo di unità nazionale, il caso Bini Smaghi che non accenna a trovare soluzione. E oltre a tutto questo, il malumore di settori del Pdl che continua a covare. Se nel weekend in Sardegna Silvio Berlusconi aveva provato a ricaricare le batterie in vista del G20 di Cannes, l'inizio di settimana ha riservato al premier un fuoco incrociato contro palazzo Chigi. Cui si aggiunge l'allarme del Capo dello Stato che denuncia il "rischio di grave inadeguatezza" dell'Italia. Ma la strategia del premier non cambia, e al momento prevede ancora la difesa a oltranza del fortino di palazzo Chigi: attuare gli impegni assunti con l'Europa, stilare una road map dettagliata, provare a tenere insieme la maggioranza ribadendo anche nelle conversazioni private che un altro governo non è possibile.
Una strategia che il premier proverà a rendere credibile anche agli occhi dei governi del G20 che si riuniranno a Cannes giovedì e venerdì, con la Ue che cerca il sostegno dei Paesi emergenti al fondo salva-Stati. Appuntamento che nel governo ha ormai assunto lo stesso significato dell'ultimo Consiglio Europeo: "Tutte le nostre speranze sono sul successo del vertice", perchè "è chiaro che con lo spread a questi livelli non possiamo reggere", riconoscono dall'esecutivo. Dove hanno letto con attenzione le dichiarazioni del presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli e quelle dell'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni sul rischio sovrano dell'Italia a causa della "incertezza politica".
Luca Cordero di Montezemolo
Per riuscire nell'obiettivo, Berlusconi riunirà mercoledì prima il Pdl, poi - è la voce che circola - anche la maggioranza. La carta da calare a Cannes sarà una road map la più dettagliata possibile, per convincere i partner internazionali che il governo e la maggioranza sono in grado di tradurre in atti legislativi gli intenti per ora solo annunciati. Come resta da tradurre in concreto l'auspicio che Lorenzo Bini Smaghi lasci la poltrona del board della Bce, che domani vedrà insediarsi sullo scranno più alto Mario Draghi.
Ma restano ancora da convincere tutti i 'malpancisti' del Pdl, che restano l'incognita che grava sulle certezze che Berlusconi prova a diffondere. Numeri risicatissimi in Aula, ma anche nelle Commissioni dove dovranno passare i provvedimenti. Con la speranza che il "ridimensionamento" di Tremonti faccia calare il malumore: "La lettera ha spostato l'attenzione sulla crescita, ora dovrebbe esserci spazio anche per gli altri ministri", dicono dall'inner circle berlusconiano.
Che riserva una risposta sferzante alla lettera di Montezemolo: "Solo parole d'ordine, solo wishful thinking, nessuna proposta. E soprattutto chiedere oggi un governo di unità nazionale appare quanto meno singolare: nel momento in cui l'opposizione si divide sulla lettera della Ue, in cui il Pd si divide tra Bersani e Renzi, in cui si minaccia lo sciopero generale contro gli impegni assunti a Bruxelles, fa sorridere che si pensi che una maggioranza ampia ma eterogenea sia garanzia di riforme". E allora si torna al mantra berlusconiano: Solo questo governo può rispettare quegli impegni, un governo di larghe intese sarebbe paralizzato dai veti incrociati. 

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