domenica 23 ottobre 2011

Bersani non c'è ma manda un saluto l'"Altro Pd" lancia la sfida a Renzi


Un successo, nonostante l'assenza del segretario, la kermesse bolognese organizzata dalla coppia di ex rottamatori Civati-Serracchiani. "Ora portiamo questa generazione al governo"

DI SILVIA BIGNAMI Da "rottamatori" a "costruttori", questa mattina Debora Serracchiani e Pippo Civati hanno chiuso la due giorni Pd in piazza Maggiore con un saluto da parte di Pierluigi Bersani, e con un bilancio di oltre 27mila contatti streaming e di più di 5mila persone sul Crescentone, tra sabato e domenica. "Fosse per noi, il Pd sarebbe sempre così", ha detto sul palco Civati nel suo saluto a "Bologna, città laboratorio" che ha accolto la kermesse e i suoi ospiti.

In platea ad ascoltare le proposte dei giovani Democratici anche il capogruppo alla Camera Dario Franceschini, che non è interventuto dal palco ma ha parlato di "una boccata d'ossigeno per il Pd".

Tra i partecipanti al dibattito è stato il turno stamattina anche del segretario bolognese del Pd Raffaele Donini, che ha "dialogato" in coppia con un giovane rappresentante dell'Udc. "Sono interessato a discutere con voi di rinnovamento" ha esordito il segretario rivolgendosi al giovane casiniano, passando poi a illustrare la riforma del partito avviata negli ultimi mesi: dai circoli aperti alle associazioni, alla "precarizzazione" dei dirigenti, fino alla scuola di politica destinata a sfornare almeno "70 giovani dirigenti del futuro, i ricercatori del nostro partito". Sul palco anche l'assessore ai Lavori Pubblici di Bologna Luca Rizzo Nervo e il piddino Filippo Taddei, tra gli organizzatori della convention, che ha dibattuto con  Pietro Modiano, presidente di 
Nomisma, di fisco e lavoro. Applauditissimo anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ha incalzato il partito a credere nel Nuovo Ulivo che ha già vinto a Milano e a Torino.

Sempre piena la platea, con il programma e le proposte racchiuse nei cartoni della pizza che, dice Civati in chiusura, "verranno portate in scooter e recapitate a domicilio a Roma. E la proposta principale è: portamo questa generazione al governo".

LE FOTO Ospiti e pubblico in Piazza Maggiore

Nessuna polemica con Bersani, invocato "con una preghiera quasi messianica" sin da ieri: questa mattina si era sparsa la voce che il segretario avrebbe fatto un'improvvisata alle 14, ma poi la speranza è sfumata: "Bersani ci saluta, gli è venuta la febbre, altrimenti sarebbe venuto", riferisce la Serracchiani. Assente anche Romano Prodi, cui oggi è nato il sesto nipote.

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La chiusura della kermesse è affidata, infine, proprio a P&D, Pippo e Debora, che in tandem sgombrano una volta per tutte le polemiche: "Noi non siamo una corrente e non abbiamo un capo politico", dice il primo. "Non c'è bisogno di un capo, ma di partecipazione collettiva", gli fa eco lei. Le ultime parole, sono affidate a una citazione di  Giuseppe Dossetti: "Dalla sua terra - conclude la parlamentare europea - ripetiamo ciò che lui scriveva in una delle sue riflessioni: 'Sentinella, quanto resta della notte? E la sentinella rispose: Venite, viene, il mattino'".

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