Se la maggioranza non avrà 316 deputati in aula il voto sarà nullo. Berlusconi: quota 316? Non so ma batteremo la sinistra
Roma, 14 ott. (TMNews) - A ridosso del voto di
fiducia il governo è sempre più alla prova del 316, la soglia di
maggioranza assoluta. Il coordinatore Pdl, Denis Verdini, di dice
convinto che il pallottoliere parta da quella cifra "in su", "avremo la
maggioranza assoluta", dice a Mattino5. Ma pesano le assenze, alcune
confermate e non 'giustificate', ma politiche. Le opposizioni intanto
hanno deciso che prenderanno parte alla votazione sulla fiducia solo se
la maggioranza dimostrerà di poter garantire in aula il numero legale
per la votazione: maggioranza più uno dei 630 deputati. Il che significa
che in Aula devono essere presenti 316 deputati: le opposizioni
valuteranno dunque, nel corso della prima chiama ed eventualmente nel
corso della seconda chiama se la maggioranza è in grado di garantire il
quorum necessario affinché la votazione sia valida. Silvio Berlusconi
intanto si è detto fiducioso sul risultato: "Non so se raggiungeremo
quota 316 voti ma l'importante è battere questa sinistra che ha
inscenato questa farsa delle assenze", ha detto il premier.
Quella di Giustina Destro, deputata scajoliana, che al Corriere della Sera dice che oggi non sarà a votare, perché "non può permettersi di essere trattato così, non si può più aspettare". Quella, assai certa, dell'altro scajoliano Fabio Gava. E che fanno scendere la quota di voti Pdl a 214, quella dei voti di maggioranza a 317, sempre sulla carta. Perché di assenze potrebbero essercene altre. Quelle 'giustificate': Filippo Ascierto, operato alla gamba, per il quale potrebbe essere necessario un trasporto in elicottero e quella di Stefano Stefani (Lega). Quelle politiche, ancora tra gli scajoliani, come Roberto Antonione, Paolo Russo e Pietro Testoni e tra i responsabili: a rischio Luciano Sardelli, Maurizio Grassano e Americo Porfidia.
Quasi scontata l'assenza di Antonio Gaglione, del Misto. Mancherà con ogni probabilità anche Antonio Buonfiglio, ancora iscritto a Fli ma uscito dal partito. Dovrebbe invece essere al completo l'opposizione, salvo la probabile assenza di Mirko Tremaglia e quella, certa, di Elisabetta Zamparuti (Radicali), che si trova in Ruanda. In tutto, dovrebbero toccare quota 304 o 305.
Quella di Giustina Destro, deputata scajoliana, che al Corriere della Sera dice che oggi non sarà a votare, perché "non può permettersi di essere trattato così, non si può più aspettare". Quella, assai certa, dell'altro scajoliano Fabio Gava. E che fanno scendere la quota di voti Pdl a 214, quella dei voti di maggioranza a 317, sempre sulla carta. Perché di assenze potrebbero essercene altre. Quelle 'giustificate': Filippo Ascierto, operato alla gamba, per il quale potrebbe essere necessario un trasporto in elicottero e quella di Stefano Stefani (Lega). Quelle politiche, ancora tra gli scajoliani, come Roberto Antonione, Paolo Russo e Pietro Testoni e tra i responsabili: a rischio Luciano Sardelli, Maurizio Grassano e Americo Porfidia.
Quasi scontata l'assenza di Antonio Gaglione, del Misto. Mancherà con ogni probabilità anche Antonio Buonfiglio, ancora iscritto a Fli ma uscito dal partito. Dovrebbe invece essere al completo l'opposizione, salvo la probabile assenza di Mirko Tremaglia e quella, certa, di Elisabetta Zamparuti (Radicali), che si trova in Ruanda. In tutto, dovrebbero toccare quota 304 o 305.
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