mercoledì 12 ottobre 2011

Berlusconi giovedì alla Camera, Napolitano: "Indichi la soluzione"


L'opposizione diserterà il discorso del premier. Fini ricevuto al Quirinale

Berlusconi giovedì alla Camera, Napolitano:
Faccia da cane vendicatore

Roma, 12 ott. (TMNews) - Deve essere Silvio Berlusconi, nel discorso che farà giovedì alla Camera, a indicare una soluzione per uscire dall'impasse sul rendiconto dello Stato. Lo scrive il Quirinale in una nota diffusa dopo che il capo dello Stato ha incontrato il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Intanto è scontro aperto sul voto di fiducia alla Camera dopo la clamorosa bocciatura del Bilancio dello Stato a Montecitorio. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferisce giovedì in aula alle 11 per chiedere un nuovo voto di fiducia sul suo esecutivo che dovrebbe tenersi venerdì. L'opposizione ha annunciato che non sarà in aula al discorso del premier ma che sarà presente invece al voto di fiducia e ha chiesto in coro le immediate dimissioni del governo perché, ha attaccato il capogruppo del Pd Dario Franceschini, "un voto di fiducia è una presa in giro".

Contro Fini, che ha avuto un ruolo decisivo da un punto di vista procedurale nella crisi, si sono scagliati diversi esponenti della maggioranza e in particolare della Lega. "Il presidente Fini è stato assolutamente di parte non consentendo al governo di riferire in data odierna", ha denunciato il capogruppo del Carroccio Marco Reguzzoni. Il ministro Roberto Calderoli gli ha fatto eco chiedendo a Fini di "salire al Quirinale per dimettersi". In difesa del presidente della Camera si sono espresse tutte le opposizioni a partire da Pier Ferdinando Casini che ha parlato di comportamento "ineccepibile" da parte di Fini.

L'annunciata assenza dell'opposizione dall'aula è stata definita un "atto gravissimo" da parte del presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto che in precedenza aveva parlato di comportamento "quasi eversivo" e "antidemocratico". Per il leghista Reguzzoni, invece, si tratta di un "gesto irresponsabile".

In vista della fiducia i deputati vicini a Claudio Scajola potrebbero valutare la costituzione di un gruppo parlamentare indipendente, subito dopo aver espresso il loro sostegno al governo, se il premier non facesse un passo indietro o non indicasse almeno un suo successore per aprire una nuova fase.

Già in precedenza il presidente Napolitano, aveva espresso attraverso una nota ufficiale la propria "preoccupazione" per lo stallo politico. A premier e parlamento aveva chiesto di dare "una risposta credibile".

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