lunedì 31 ottobre 2011

L'Unesco riconosce la Palestina, gli Usa sospendono i versamenti


Critiche da Israele, gli Stati Uniti coprono il 20% del bilancio. Europa divisa: Italia e Gb si astengono, favorevole la Francia


Roma, 31 ott. (TMNews) - Il governo statunitense ha sospeso i versamenti che effettua all'Unesco, l'organizzazione delle Nazioni Unite che oggi ha ammesso la Palestina come stato membro. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato. Poco prima dell'annuncio l'ambasciatore di Washington presso l'Unesco David Killion aveva definito "controproducente" l'ammissione della Palestina annunciando che avrebbe complicato "la capacità americana di sostenere l'Unesco". Due leggi approvate negli anni '90 dagli Usa, da sempre alleato fedele di Israele, infatti vietano espressamente il finanziamento di qualsiasi organizzazione Onu che accetti la Palestina come membro a pieno titolo. Gli Stati Uniti coprono circa il 20 per cento del bilancio Unesco. Con l'ingresso nell'Unesco, i palestinesi hanno ottenuto una vittoria simbolica ma anche di sostanza sulla strada del riconoscimento del loro Stato. La conferenza generale dell'organizzazione ha infatti votato a favore dell'adesione della Palestina come membro a pieno titolo dell'organismo Onu che si occupa di educazione, scienza e cultura. La risoluzione è stata adottata con 107 voti a favore (fra cui la Francia), 52 astenuti (fra cui l'Italia) e 14 voti contrari (in primis gli Stati Uniti). Per il via libera servivano almeno i due terzi dell'assemblea, composta sino ad oggi da 193 membri. Il risultato ha subito suscitato i malumori di Israele e degli Usa. Lo stato ebraico ha immediatamente denunciato una "manovra unilaterale da parte palestinese che non cambierà niente sul terreno, ma allontana qualsiasi possibilità di un accordo di pace". Quanto agli Usa sono rientrati nell'Unesco solo nel 2003, dopo anni di boicottaggio nei confronti di quella che il Dipartimento di Stato definiva "la crescente disparità tra la politica estera Usa e gli obiettivi dell'Unesco". Tra le nazioni che oggi a Parigi hanno votato contro, oltre agli Usa, ci sono Germania e Canada. Italia e Regno Unito si sono astenuti, mentre la Francia, la Cina, l'India hanno votato a favore, insieme alla quasi totalità dei Paesi arabi, africani e latino-americani. "L'Italia si è attivata per giungere a una posizione coesa e unita dell'Ue, in mancanza della quale abbiamo deciso di astenerci" ha spiegato Maurizio Massari, portavoce della Farnesina. "Riteniamo che non era questo il momento per porre la questione della membership palestinese all'Unesco, in una fase in cui si sta cercando di creare le condizioni ideali per una ripresa del negoziato tra le due parti". A24-Riv-Spr-Cla 

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