lunedì 17 ottobre 2011

Gli Uomini del Cavaliere "Inchiesta G8, Verdini e Fusi accusati di associazione a delinquere"


A coordinatore Pdl contestato anche falso in bilancio

Inchiesta G8, Verdini e Fusi accusati di associazione a delinquere
Denis Verdini alla Guida della Banca di Credito cooperativo fiorentino
Firenze, 17 ott. (TMNews) - Denis Verdini, alla guida della Banca di Credito cooperativo fiorentino, e Riccardo Fusi, alla guida della Baldassini Tognozzi Pontello, formavano insieme il vertice di un'associazione a delinquere: è questa l'ipotesi di accusa su cui lavora la Procura di Firenze, che ha recapitato oggi a 55 persone gli avvisi di fine indagine per i vertici tanto dell'istituto di credito quanto della società di costruzioni.

Verdini secondo gli inquirenti, avrebbe l'aggravante di aver sfruttato la sua posizione politica di coordinatore del Pdl per elargire favori. Favori, che spesso si sarebbero concretizzati in "indebiti finanziamenti" contro l'interesse della banca. L'inchiesta e' condotta dai pm di Firenze Luca Turco e Giuseppina Mione. A 18 dei 55 indagati e' contestato il reato di associazione a delinquere finalizzato all'appropriazione indebita. Al senatore del Pdl, Marcello Dell'Utri, correntista della BCC, è contestata l'appropriazione indebita.

Verdini, secondo gli inquirenti, avrebbe anche ostacolato l'autorità di vigilanza, commesso falso in bilancio e avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti. "Sono tutti reati inesistenti, a partire dall'associazione a delinquere", replica l'avvocato Alessandro Traversi, che, assieme a Sara Gennai, assiste numerosi indagati della BCC e della BTP. "Entro venti giorni riceveremo gli atti dalla Procura, saranno non meno di 400 pagine".

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