venerdì 28 ottobre 2011

In 2 mila alla Leopolda "Dal Big Bang al WikiPd"


Il sindaco: "Usciremo da qui con 100 proposte". Via alla convention dei rottamatori. Dinosauri alle pareti. Sul palco allestito come un salotto "per riportare la politica nelle case" un tavolo con sopra fiori e frutta  e una grande clessidra che scandirà il tempo degli interventi

di MASSIMO VANNI e MARIA CRISTINA CARRATU', in redazione GERARDO ADINOLFI e GAIA RAU "Il Pd deve essere un partito aperto, una sorta di WikiPd questa sarà una convention dove si presenteranno le idee". Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha dato il via al Big Bang, la seconda riunione nazionale dei rottamatori promossa da Matteo Renzi e che continuerà domani sabato 29 ottobre, dalle 9 alle 20 e domenica 30  fino alle 13  con oltre duemila persone che hanno partecipato alla serata inaugurale e 8500 euro raccolti per il finanziamento.

Dopo il Pd in versione Wiki, Renzi ha proseguito: "Noi usciremo dalla Leopolda con 100 proposte per l'Italia che saranno messe on line per due mesi, fino a gennaio". Durante questo periodo "chiunque potrà partecipare, dire la sua, esprimere commenti e controproposte". E a raffica: "L'obiettivo finale sarà mettere giù una sorta di programma da consegnare come contributo al Pd".
Il sindaco rottamatore si è soffermato anche sulle primarie: "Un Pd senza primarie non è un Pd e quindi non ho mai pensato che Bersani non volesse farle o farle in forma chiusa". "Ma oggi, ha concluso, "non siamo qui per fare nomi ma per candidare le idee".

Gli interventi

Gli interventi. "Cosa faresti se fossi premier". Questa la domanda a cui sono chiamati a rispondere i relatori del Big Bang. Dopo il video iniziale ha aperto la sessione Davide Faraone, consigliere regionale siciliano che ha esordito dicendo: "Io sono anche il candidato alle primarie per il sindaco di Palermo, Renzi mi ha persino promesso che verrà a darmi una mano per la campagna elettorale. Ma il Pd non ha ancora deciso di fare le primarie". "Tutti ci chiedono se siamo una corrente - ha continuato Faraone - siamo molto di piu questo. Sarà un nuovo inizio". Dopo di lui ha preso la parola Lorenza Giani, segretaria cittadina del Pd. Ha parlato di scuola, della necessità di coniugare diritto all'istruzione con il merito e di diminuire la dispersione scolastica. E' poi il turno di Francesca Degli Innocenti, avvocato di 27 anni. "Viviamo una società dove c'è un eccesso di di procedure e formalismi, tempi lunghissimi della giustizia e l'anacronistica prassi dell'iscrizione agli albi". Francesco, invece, 33 anni, è un docente universitario, insegna a Poznan. "Qui in Italia fare impresa è una via crucis, le nuove attività vengono vissute come un fastidio". "Vorrei una squadra speciale di persone, prosegue, che in pochi mesi decida che cosa si deve fare senza procedure complicate".

I video. A un certo punto è stato mostrato un video di Bossi con spezzoni dove il leader del Carroccio mostra il dito medio e fa pernacchie rispondendo alle domande sul governo. Renzi: "Questo è un ministro della nostra Repubblica". Sono poi state proiettate immagini tratta da film come "C'è chi dice no" di Giambattistan Avellino, che mostra un concorso truccato all'università, "Qualunquemente" con Antonio Albanese, "Il gioiellino" di Andrea Molaioli sul crack Parmalat. Dovrebbero andare anche sketch di Maurizio Crozza.

Gli sms di Benedetto Ferrara
Le frasi del Big Bang

Ad Otto e Mezzo. Alle 20.30, dopo un buffet, il sindaco, in abito grigio scuro e cravatta viola, è salito sul palco e si è collegato in diretta con la trasmissione televisiva "Otto e mezzo" di Lilli Gruber con Beppe Severgnini. Nel corso del collegamento è stato mandato in onda un sondaggio di Tecnopolis sulla popolarità di Renzi, conosciuto, in Italia, dal 66% della popolazione. Un trend in continuo aumento. Nell'aprile 2011 la popolarità del sindaco rottamatore era del 57%.  Per quanto riguarda la fiducia, il 44% degli elettori del centrosinistra si fida di Renzi, solo il 25% di quelli di sinistra. Mentre si fidano delle idee di Renzi il 46 e 48% degli elettori di centro e centrodestra. "Sono dati che rispetto ma che non so valutare, ha detto Renzi, certo se mi votasse un elettore di centrodestra non mi imbarazzerei. Prendere voti dalla parte avversa è l'unico modo che abbiamo di vincere le elezioni". Secondo Renzi si potrebbe andare al voto già nel 2012, "anche perché un governo tecnico sarebbe un errore. Forse i mercati lo saluterebbero con piacere ma sarebbe sintomo dell'incapacità della sinistra". E alla domanda: "Ci terresti a fare il leader del centrosinistra?" Renzi risponde: "Per adesso no, ma in futuro potrebbe essere".

La diretta con Otto e Mezzo
L'allestimento. Immagini di dinosauri "che non si sono estinti da soli" campeggiano sulle pareti della Leopolda. Brontosauri e tirannosauri bianchi circondano l'area centrale dell'ex stazione, oltre a comparire sulle magliette in vendita a 10 euro. Nessuna insegna di partito. Il palco, da dove si alterneranno gli interventi dei vari ospiti, ricorda un salotto  "perché - ha spiegato Renzi - bisogna riportare la politica nelle case". Così, davanti alla gigantografia di una enorme libreria, ci sono sedie, un tavolo con sopra un cesto caravaggesco di frutta e fiori, un frigorifero e un divano rosso di pelle. Dietro agli oratori, due scritte "Big Bang" e una grande clessidra, che scandirà il tempo degli interventi (5 minuti al massimo). Otto i maxi schermi sparsi in diverse zone della Leopolda, uno all'esterno. Il servizio è garantito da 140 volontari, provenienti da tutta Italia, ribattezzati "Leopolda Boys". L'intera area è connessa in rete e c'è una zona internet point per consentire a tutti di seguire liberamente le dirette streaming e intervenire in diretta con Facebook e Twitter. Per i bambini è attivo un servizio di baby sitting e un'area con giochi gonfiabili.

L'allestimento e i primi arrivi

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I "guastafeste". Renzi ha anche commentato la copertina de L'Espresso che vede insieme lui e Beppe Grillo con il titolo "I guastafeste": "Non mi sento un guastafeste del Pd. Noi crediamo nel Pd, il Pd, per dirlo alla fiorentina, ci garba. Il Pd quello vero, però". E poi: "Grillo prende il 5% in mezza Italia, ma il problema è facilmente risolvibile. Se dimezzassimo il numero dei parlamentari, abolissimo i vitalizi ed eliminassimo i privilegi dei politici, il giorno dopo Grillo passrebbe dal 5 all'1% e noi avremmo qualche Regione in più".

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Baricco. E' Alessandro Baricco a chiudere la prima serata del Big Bang. "Io non voglio fare il presidente del consiglio, afferma, è tardi". "Avevo 30 anni venti anni fa, il mio tempo è finito. Ora bisogna fare un ripasso di alcuni errori fatti". "Ci siamo sempre messi a lavorare in nome degli emarginati ma in nome di questo si è sempre allestito un sistema di difesa che è diventato una zona oscura"."Non siamo mai riusciti, ha continuato lo scrittore,  a pronunciare la parola meritocrazia e classe dirigente. Altro errore è quello di aspettare a muovere. Ci siamo mossi sempre per secondi". "Ho aspettato mezza vita sperando di non morire democristiano, so di non morire berlusconiano", afferma Baricco.   "Chi muove per secondo è conservativo, e la sinistra è conservativa e muovevano per secondi perché avevano paura di perdere. Si pensa che  quando l'altro vince è sempre perché ha barato ma se non c'è rischio non vinci mai." "Ecco, ha concluso Alessandro Baricco,  io sono qui perché mi sembrate piu veloci. Non abbiate mai paura di perdere".


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Primi arrivi. Fra i primi arrivi alla Leopolda esponenti politici e di associazioni di categoria come Cna o Confesercenti ma anche tanta gente qualunque. Come Beatrice, quarantenne, che ha sempre votato Pd "ma - confessa - spesso col mal di pancia: adesso si vota più volentieri perché c'è Matteo che è un politico concreto, vuole salvare i soldi pubblici e non soltanto i posti di lavoro, e ha dimostrato che si può essere di sinistra anche senza sprecare i soldi pubblici".

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