domenica 8 luglio 2012

Grillo, comizio via Skype dalla Sardegna "Formigoni via, è in bancarotta mentale"

Il leader del Movimento 5 Stelle in collegamento con la manifestazione organizzata a Milano per chiedere le dimissioni del governatore. "Non sanno neanche dove notificargli le denunce"


Beppe Grillo annuncia la campagna del Movimento 5 Stelle per ottenere le dimissioni del presidente lombardo Roberto Formigoni via Skype dalla Sardegna ("lo so mi odierete lì a Milano con 40 gradi") e promette, da settembre, una" guerra senza esclusioni di colpi": quella fra "la democrazia partecipata, dei cittadini" e quella "rappresentata da persone come queste, come Forminchione che se ne deve andare". In un largo Cairoli con qualche centinaio di persone ci va giù pesante con il presidente indagato dalla magistratura: "E' il simbolo di quello che non deve essere la politica - tuona Grillo - un uomo che non va via, che sorride come un chierichetto stuprato dal parroco... E' stata fatta una denuncia e non sapevano dove andarla a consegnare perché Formigoni è un homeless che non ha indirizzo di casa".

La manifestazione contro Formigoni
"Questa è gente che oltre a essere incompetente è in bancarotta mentale e che va schiodata - prosegue il comico, che dichiara la guerra indossando un elmetto da cantiere - Se non lo facciamo con le leggi, lo faremo in altre maniere: con delle suppliche, andremo lì al Pirellone tutti i giorni, con le pentole, manifestando con le pentole, lo tampineremo sulle barche, nei porticcioli, nelle ville, sempre: dovrà perdere il governatorato della Lombardia per
stanchezza, lo massacreremo ai fianchi fino a quando non sarà esaurito fisicamente e psicologicamente". I grillini danno sfogo alla fantasia, mentre il loro leader li galvanizza. Hanno portato un cartellone con la barca del faccendiere Pierangelo Daccò, in carcere per la bancarotta del San Raffaele e per la vicenda della Fondazione Maugeri, e fanno la fila per farsi fotografare con un Formigoni a grandezza naturale e in costume da bagno, in riferimento alle ormai famose vacanze del presidente.

Gli interventi dal palco sono scanditi da una canzone: 'Lascia la sedia che è finita la commedia...'. Qualcun altro regge un cartello con la scritta 'Ki è kasto e puro e ki ce l'ha duro'. Ci sono anche uomini sandwich con i volti degli ex assessori o dei consiglieri regionali arrestati o di quelli indagati. Grillo intanto incalza: "Formigoni è un uomo che inaugura ospedali, uno al mese, mentre li stanno chiudendo. La Lombardia deve ammalarsi". I suoi rispondono: "Formigoni go home!".

"E' stata un colossale flop", replica il presidente del gruppo pdl in Regione Lombardia, Paolo Valentini. "Nonostante il ripetuto traino offerto dai principali organi di stampa, che in questa settimana hanno graziosamente proposto più di un articolo a testa per il lancio della manifestazione, l'evento ha raccolto poche decine di persone". "Grillo stesso - continua Valentini - non ha partecipato direttamente allo splash ma ha preferito starsene rintanato al sole della Costa Smeralda, dimostrando di non credere neppure lui, e fa bene, alla caduta di Formigoni. E cosi dopo il flop della richiesta di sfiducia delle sinistre, abbiamo ora il flop di Grillo: contenuti zero per gli uni e per gli altri. Solo insulti da parte di Grillo, che ha dimostrato la sua ignoranza sulla materia parlando dei 'bond greci' dimenticando che con l'operazione bond la Regione ha risparmiato diversi milioni di euro".

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