JMJ 2011 con Giovanni Paolo II sempre presente tra i giovani di tutto il mondo per sempre.
"Ci sono molti che, credendosi degli dei, pensano di non aver bisogno di radici, né di fondamenti
che non siano essi stessi". Ma "la vita autentica è
quella che sempre vale la pena di vivere, in ogni circostanza, e che
neppure
la morte può distruggere". E' questo l'invito che
il Papa ha rivolto a migliaia di giovani radunati in piazza Cibeles, a
Madrid,
in occasione della festa di accoglienza dei giovani
per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Ai giovani il Papa ha
chiesto
di mostrare "ai coetanei e a tutta l'umanità" una
"alternativa valida a tanti che si sono lasciati andare nella vita,
perché
le fondamenta della propria esistenza erano
inconsistenti. A tanti che si accontentano di seguire le correnti di
moda - ha
sottolineato il Pontefice - si rifugiano
nell'interesse immediato, dimenticando la giustizia vera, o si rifugiano
nelle proprie
opinioni invece di cercare la verità senza
aggettivi". Il Papa ha messo anche in guardia da tanti giovani che
"desidererebbero
decidere solo da sé ciò che è verità o no, ciò che è
bene o male, giusto e ingiusto; decidere chi è degno di vivere o può
essere sacrificato sull'altare di altre
prospettive; fare in ogni istante un passo a caso, senza una rotta
prefissata, facendosi
guidare dall'impulso del momento. Queste tentazioni
- ha concluso - sono sempre in agguato. È importante non soccombere ad
esse, perché, in realtà, conducono a qualcosa di
evanescente, come un'esistenza senza orizzonti, una libertà senza Dio".
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