Rivelazione segreto per pubblicazione telefonata Fassino. La procura di Milano ha cambiato linea
Berlusconi con il medio rivolto alla Nazione, alla Giustizia e a tutti gli uomini di buona volontà: come fidarsi di un essere simile |
Milano5 dic. (TMNews) - Silvio Berlusconi rischia oggi un nuovo rinvio a giudizio nell'ambito della vicenda Bnl-Unipol. La procura di Milano infatti
ha cambiato linea decidendo di chiedere processo per l'ex premier
aderendo così alla prospettiva indicata dal gip Stefania Donadeo che
aveva imposto l'imputazione coatta per rivelazione di segreto d'ufficio
in relazione alla pubblicazione su Il Giornale della telefonata tra
Piero Fassino e Giovanni Consorte in cui l'allora segretario dei Ds
diceva al numero uno di Unipol: "Abbiamo una banca?". Fin qui la procura
aveva sempre sostenuto l'archiviazione per l'impossibilità di avere
elementi sufficienti a sostenere l'accusa in tribunale. Adesso in invece
davanti all'iniziativa del gip alla quale è seguita la fissazione per
domani mattina dell'udienza preliminare da parte del gup Maria Grazia
Domanico, il capo della procura Edmondo Bruti Liberati e il pm Maurizio
Romanelli hanno deciso di adeguarsi. Oggi in udienza Romanelli chiederà
al gup di rinviare a giudizio l'ex premier che il 24 dicembre del 2005
ricevette nella residenza diArcoreil file con la conversazione
intercettata che non era stata ancora trascritta e messa a disposizione
delle parti. I difensori di Berlusconi lunedì riproporranno l'eccezione
di competenza territoriale già proposta e bocciata dal gip. Niccolò
Ghedini e Piero Longo sosterranno che il fascicolo va trasmesso
all'autorità giudiziaria diMonzanel cui distretto rientraArcoreSecondo i
legali infatti l'episodio al centro della causa è rimasto da solo e non
vi sarebbe più alcuna connessione con le responsabilità degli altri 3
imputati sui quali aveva deciso il gip con un processo con il rito
abbreviato e due patteggiamenti. Paolo Berlusconi editore de Il Giornale
sarà invece processato a gennaio per concorso in rivelazione di segreto
d'ufficio, ricettazione e millantato credito. Nelle stessa vicenda è
indagato Maurizio Belpietro direttore del quotidiano di via Negri
all'epoca dei fatti ma sui fatti a lui contestati sta per scattare la
prescrizione. Frk
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