Sandra Bonsanti, Gustavo Zagrebelsky |
20 dicembre 2011
Cari amici, un altro Natale insieme, il decimo da quando è nata Libertà e Giustizia.
Un Natale molto diverso dagli ultimi che ci stanno alle spalle. Sappiamo confusamente che niente sarà più come prima: meno certezze, meno serenità, tanti timori per i figli e i nipoti.
Un mondo difficile da capire e interpretare, senza riferimenti storici incoraggianti.
Un mondo sospeso.
Pensiamo che ci sarà di conforto sentirci parte attiva di una comunità, Libertà e Giustizia che in questi anni, con il sostegno concreto di tanti amici e soci, con l’incoraggiamento di molti che ci hanno aiutato a tenere fermo il timone, abbiamo costruito: questo è ormai per tanti cittadini Libertà e Giustizia, questo sono i circoli: una comunità di cultura politica. Non siamo dunque soli e nel dialogo e nel confronto delle idee ci aiuteremo a capire e a giudicare.
Ci aiuteremo, oltre i giorni della transizione da Berlusconi a Monti, a combattere il razzismo, la corruzione, il potere autoreferenziale della politica, della finanza, dell’economia. Ci aiuteremo a rivendicare i valori della Costituzione italiana.
Il nostro augurio è che la nostra ambizione sia la strada maestra.
Quella dei “Demoni” di Dostoevskij: “La strada maestra è qualcosa di lungo lungo, di cui non si vede la fine, come la vita umana, come il sogno umano. Nella strada maestra si cela un’idea…”
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