martedì 6 dicembre 2011

Minzolini a giudizio per spese Rai, lui: ho pagato di tasca mia


Il direttore del Tg1 si difende, i suoi legali: dimostreremo la sua innocenza. L'azienda si costituisce parte civile


Augusto Minzolini 

Roma, 6 dic. (TMNews) - Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini è tornato a difendersi dopo il rinvio a giudizio per peculato deciso dai giudici di Roma per la vicenda della carta di credito aziendale. "Tra i tanti che hanno parlato - ha detto Minzolini - l'unico a cui non posso esimermi dal rispondere è l'onorevole Di Biagio che ha usato la solita demagogia d'accatto. Lo ripeto: i soldi usati per sostenere le spese di rappresentanza nel ruolo di direttore del Tg1, il sottoscritto li ha tirati fuori alla fine, nei fatti, di tasca propria come si evince dal provvedimento di archiviazione della Corte dei Conti sull'argomento. Non so in quanti avrebbero fatto lo stesso". Nel processo a carico di Minzolini, la Rai si costuituirà parte civile. "Rai - si legge in una nota dell'azienda - come già precisato dal suo legale Maurizio Bellacosa, ha partecipato all'udienza preliminare nella veste di persona offesa in attesa del vaglio del giudice dell'udienza preliminare. Rai si costituirà parte civile entro il termine di decadenza previsto dalla legge, che è quello dell'udienza dibattimentale fissata per il prossimo 8 marzo, per il danno di immagine e per i residuali profili di danno non patrimoniale". "Volevano farmi saltare la direzione del Tg1 - aveva commentato a caldo Minzolini - quando c'era il voto di fiducia al Senato il 14 dicembre 2010. Quello che non sopporto di questa vicenda è che vengano utilizzati strumenti del genere per raggiungere l'obiettivo, questo vi da l'idea della società di trogloditi in cui viviamo. L'ex direttore generale dell'azienda di viale Mazzini, Mauro Masi - ha aggiunto Minzolini - in questa vicenda è stato un pusillanime, uno leggero. La Rai per due anni non mi ha contestato nulla". I legali del direttore del Tg1, Carlo Pandiscia e Franco Coppi, hanno espresso "la convinzione che nel processo che avrà inizio il giorno 8 marzo 2012 sarà dimostrata la insussistenza in fatto e la impossibilità in punto di diritto della configurazione del delitto di peculato contestato" a Minzolini per "alcune spese ritenute ingiustificate e che rientrano invece nell'ambito di consentite spese di rappresentanza". Int6-Int2 

1 commento:

  1. Tzè, RAI!

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/03/disastro-agrodolce/174896/

    Giorgia

    RispondiElimina

Archivio blog