Il che, detto da persone alleate con la
Lega Nord che col tricolore ci si puliscono il culo, è tutto un dire. Ma
soffermiamoci sulla storia del Pci fatta da assassini. Il suo
fondatore, Antonio Gramsci, fu ucciso da chi la pensava come Bignami
(fedelissimo di La Russa). Forza Italia è stata fondata da due persone
che ritengono un mafioso pluri-omicida un eroe. Mentre la storia di
Bignami e dei post-fascisti (che tanto post non sono) è fatta di
sanbabilini che a Milano uccidevano a seconda se uno si vestiva con
l’eschimo, dello stragismo, senza contare dei campi di sterminio e delle
ventennali persecuzioni contro i dissidenti politici.
Io comprendo che i post-fascisti, che
proprio ora avevano trovato un nuovo duce dopo Fini, siano alterati dal
fatto che in Italia gli unici a negare la democrazia e la libertà siano stati quelli che si collocavano a destra,
ma la storia quella è: i comunisti in questo Paese non erano solo la
maggioranza di quelli che stavano sulle montagne a fare la Resistenza
(mentre i fascisti svendevano la patria ai tedeschi), che hanno
mantenuto una rete clandestina antifascista nel ventennio, che hanno
costruito le basi della Repubblica Democratica, ma erano anche quelli
che per 40 anni di storia italiana hanno combattuto corruzione,
privilegi e oligarchie che facevano sempre e solo gli interessi dei
soliti ignoti, facendo pagare le varie crisi e imbrogli ai soliti noti,
ovvero i lavoratori.
Gli unici assassini sono quelli che “alla Rai faremo Piazza Pulita“, che “i comunisti vanno fatti fuori politicamente, se non fisicamente“,
quelli che per 20 anni hanno cercato di abolire ogni spazio di
aggregazione, di cultura, di evasione da un mondo dominato dagli
interessi, che sono l’unica cosa che tiene insieme le destra (altro che
patria e altre baggianate). Quelli che vogliono mettere il bavaglio
all’informazione, ai blogger, alla rete, a tutto ciò che non è sotto il
proprio controllo. Quelli che per 40 anni hanno abilitato Cosa Nostra in
funzione anti-comunista e che continuano a farci affari, sempre per la
scusa che di là i comunisti ammazzavano. Sì, di là, in Urss,
ammazzavano. Era un regime che negava la libertà.
Ma la storia del Pci è una storia di
persone che credevano in un’ideale, che sono morte per portarlo avanti,
che hanno dedicato tutta la propria vita a migliorare quella degli
altri, finendo addirittura per impoverirsi (sì, c’era un tempo in cui i
segretari di partito prendevano lo stipendio medio di un operaio
metalmeccanico). Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava
persona, mentre Andreotti non lo era, diceva Gaber. Io ci aggiungo che
Qualcuno era Comunista perché aveva conosciuto la dittatura fascista e
gli unici assassini che l’Italia abbia mai avuto.
Una preghiera al Pdl:
"Seppellite il
vostro leader nel modo che più vi aggrada",
ma la storia di persone come
Berlinguer, Gramsci, Pajetta, Longo e tutti quelli che sono morti per
una società migliore, lasciatela giudicare a chi ne è degno.
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