giovedì 26 aprile 2012

Teano. La storia del "Forrest Gump" italiano Franco Zanotto. A piedi per tutta l'Italia sulle orme di Garibaldi


Imprenditore ricchissimo, ha lasciato le sue attività redditizie per percorrere sulle sue sole gambe l'intero tracciato della marcia garibaldina. A Teano è rimasto colpito dai luoghi dell'incontro
Franco Zanotto a Teano

“Non dimenticherò la città dello Storico Incontro. Il Museo archeologico, il Teatro romano e i discendenti di Garibaldi, dotati di un raro senso di altruismo”. Non c’è che dire, deve aver fatto proprio una buona impressione Teano, mercoledì, a Franco Zanotto: l’imprenditore mezzo piemontese originario di Mussomeli che col suo messaggio di unità sta ripercorrendo (ma a ritroso), le tappe dell’epopea garibaldina. Già, a ritroso: perché vorrebbe che la società cambiasse il senso di marcia e imboccasse la strada della moralità “a partire dai nostri governanti”. Tra le mani il Vangelo e la Costituzione italiana “la Parola scritta che illumina”, nelle scarpe (da ginnastica) migliaia di chilometri da percorrere e nella mente pensieri come: verità, giustizia e lotta alla corruzione. È partito il primo aprile da Marsala e arriverà a Venaria, la sua città, dopo aver percorso 2258 chilometri. E se la sua missione si chiama “Un filo per l’Italia”, lui è l’uomo fatto ago che ricuce gli strappi della nazione. Come? Semplice: lasciando in ogni città, davanti a una chiesta, un pezzettino di filo tricolore che unirà simbolicamente l’italico stivale. Ecco chi è Zanotto, l’imprenditore camminatore che ha lasciato ogni avere per dare. L’uomo che dal personaggio di celluloide Forrest Gump ha mutuato la voglia irrefrenabile di camminare. Il direttore dell’istituto bancario di cui si serve (ma la banca poteva benissimo essere di sua proprietà se la sorte non avesse deciso diversamente…), ha sintetizzato forse meglio di molti altri che lo conoscono il Zanotto di oggi. “Lei è la persona più ricca che conosco – gli avrebbe detto – perché riesce a vivere con il nulla che ha ed essere ugualmente felice”. Ma Zanotto miliardario lo è stato davvero. Ha inventato articoli per le griffe tra la più famose d’Europa, c’è persino una linea di borse (ancora in commercio) riconducibili alla sua genialità. ma di soldi, nemmeno a parlarne. Nei suoi viaggi preferisce affidarsi alla Provvidenza. Zanotto finirà il suo viaggio il 22 maggio a Venaria Reale, nel torinese. E se saranno stati in tanti a interrogarsi sul senso della propria esistenza, allora avrà vinto il trofeo più ambito della sua corsa pazza, ma in senso francescano.
Elio Zanni

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