sabato 14 aprile 2012

Bindi: "Miserabile tentativo di infangare la dignità e la storia di una donna esemplare"

 Commenti a ruota libera dell'esponente del centrodestra, che rivendica anche di aver piazzato una nipote come assessore alla Provincia. "E' brava e di bella presenza, che male c'è? Invece il Trota è un pirla". Dal Pd una durissima reazione 

ROMA - Ha paragonato Nicole Minetti a Nilde Iotti. E' polemica su una serie di dichiarazioni di Daniela Santanchè che ha accostato la figura di Nicole Minetti a quella di Nilde Iotti. "La Minetti? Anche Togliatti aveva come amante la Iotti, poi lei è diventata il primo presidente donna alla Camera, e sicuramente non aveva vinto concorsi. Nessuna delle due ha vinto un concorso, questo è sicuro", ha detto Santanché, esponente del Pdl, alla Zanzara su Radio 24.

E' santa anch'è


"La Iotti - dice ancora la Santanchè - faceva benissimo politica, ma nella stanza sopra delle Botteghe Oscure. Siccome ora si parla solo di Bunga Bunga possiamo dire che tutto il mondo è paese. Una compagna comunista da amante a presidente della Camera dimostra che le scorciatoie aiutano. Se non fosse stata l'amante di Togliatti non credo sarebbe mai diventata presidente della Camera". E conclude: "Anche la Minetti non doveva diventare consigliere regionale ma le scorciatoie c'erano ieri e ci sono anche oggi, forse un tempo era peggio", ha aggiunto.




Le reazioni. Frasi che hanno immediatamente provocato le reazioni del Partito democratico. Serve la "protezione civile"per contenere la "volgarità" di Santanchè, ha scritto su twitter il segretario Pd, Pier Luigi Bersani. "Le volgarità di Daniela Santanchè sulla figura di Nilde Iotti non meriterebbero risposta. Vengono da una persona che dimostra di
non conoscere la storia", ha detto Livia Turco, deputata del Partito democratico. Duro anche il commento di Rosy Bindi: "Si tratta di un miserabile tentativo di infangare la dignità e la storia di una donna esemplare, sia nei comportamenti pubblici che privati". Santanchè offende Nilde Iotti perché "è ignorante", ha detto il sindaco di Torino Piero Fassino. "La Santanchè ricordi che Nilde Iotti è stata eletta Presidente della Camera, prima donna, quindici anni dopo la morte di Palmiro Togliatti. Nello svolgere questo incarico è stata esemplare", scrive il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, sulla sua pagina Facebook. "Le parole su Nilde Iotti della Santanchè sono indecenti", ha detto Flavio Arzarello, della segreteria del Pdci. "Daniela Santanchè ha perso un'occasione per tacere. Per Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunsita, "la volgarità della Santanchè è pari solo alla sua malafede: non ha confini". E' inaccettabile che, per difendere l'indifendibile, offenda in questo modo una delle figure più importanti nella storia della nostra Repubblica", ha detto Antonio Di Pietro dell'Italia dei Valori.

"Dalle dichiarazioni di Daniela Santanchè emerge la vera deriva culturale del centrodestra italiano: l'incapacità di approdare ad una visione condivisa della storia della Repubblica e il tentativo di banalizzare le grandi biografie del passato, per giustificare le miserie del presente", ha commentato Flavia Perina, deputata di Fli. "Non sarebbero nemmeno da commentare le parole di chi tira in ballo Nilde Iotti per paragoni contemporanei del tutto fuori luogo", dice l'Udc Rocco Buttiglione che poi ricorda la vicenda politica e umana dell'esponente comunista, dalla lotta antifascista alla presidenza della Camera.

Quello tra Nilde Iotti e Nicole Minetti, "francamente è un paragone troppo azzardato" anche per il sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Nilde Iotti - dice l'esponente Pdl - era una persona di spessore politico e culturale notevole, ed è stata un ottimo presidente della Camera". Quel paragone, conclude, "Daniela se lo poteva risparmiare".

Il primo cittadino della capitale non è l'unico a criticare la Santanchè dalle file del Pdl. L'onorevole Beatrice Lorenzin osserva che "se la Iotti avesse presieduto la Camera in questi anni avrebbe difeso l'istituzione parlamentare riconoscendone il ruolo delicatissimo e centrale nella vita democratica italiana. Con l'autorevolezza che tutti le hanno sempre riconosciuto non ci sarebbero state sponde per l'antipolitica". E Barbara Saltamartini, vicepresidente del gruppo Pdl a Montecitorio esprime "profondo sconcerto" di fronte a quella che definisce "profonda idiozia", ovvero l'ennesimo dibattito sulle "scorciatoie" usate dalle donne.

La nipote della Santanchè. Nel corso della trasmissione radiofonica l'esponente del centrodestra ha difeso anche la decisione di aiutare la nipote, anche lei entrata in politica. "Mia nipote? Meglio del Trota, lui è un pirla, lei brava, bella e capace. Difendo il nepotismo. Se hai un parente, anche un figlio, preparato e capace perché non deve avere la possibilità di emergere?", ha detto ancora Santanché.

"In politica funziona così, di cosa vi stupite? - ha proseguito - Quando si fa una giunta decidono i partiti. Ho detto a Podestà (presidente della Provincia di Milano, ndr) che c'era mia nipote, una ragazza brava, bella, di cui mi fido. Piuttosto di suggerire uno che passa per strada e che non conosco. Lo rivendico con orgoglio. Silvia ha il quid, mentre il Trota ha dimostrato di essere un pirla anche se ha preso i voti, ma avete sentito le interviste che ha fatto? E poi parliamoci chiaro, nessuno di quelli che è in politica ha fatto concorsi, non è una raccomandazione, è una procedura normale".

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