martedì 24 aprile 2012

R.Lombardia/ Formigoni: Non mi fanno fuori, arrivo a fine mandato. Non sarà lui di certo a deciderlo, il suo dio lo vuole fuori.

Lettera di Daccò dal carcere?"Quel Roby di cui parla non sono io" Ancora barzellette dalla sporca destra; "Ma non ci crede più nessuno"

Roby è già fuori, si confessi i suoi peccati
"Un po' un Clooney". Silvana Giacobini non usa mezzi termini per definire l'uomo politico del momento. E' trendy. E' cool. E' simpatico. Eppure la sua carta d'identità sembra scontrarsi con i colori che, ad ogni sua apparizione, lo investono come in un trionfo di fantastiche psichedelie. E' Roberto Formigoni! Che sia nata la Trendy Politique?

roby

La Trendy Politique di Roby Formigoni

 

Milano, 24 apr. (TMNews) - "Non penso di mollare perché siamo davanti a un attacco infondato, attacco politico e mediatico. In Italia c'è una lotta per il potere condotta da gruppi industriali e finanziari per mezzo dei giornali, che vogliono ribaltare la situazione per farsi gli affari loro. Prima hanno fatto fuori Berlusconi ora Formigoni, ma con me non ce la faranno. Io arriverò fino a fine mandato" E' quanto ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni al Tg4.
In merito ai suoi rapporti con il "faccendiere" Pierangelo Daccò, in carcere perché coinvolto nelle inchieste sull'ospedale San Raffaele e sulla Fondazione Maugeri, Formigoni ha dichiarato che "lo conosco da 15 anni abbiamo fatto vacanze insieme, ma il mio lavoro non aveva nulla che fare con il suo. Daccò non ha mai lucrato grazie ai favori del presidente Formigoni. Non c'è nemmeno un euro che Daccò ha intascato grazie a me. La sanità lombarda ha i conti perfettamente in ordine e presenta ottimi servizi.Sia nei casi del San Raffele e della Maugeri non si parla di dissipazione di denaro pubblico. Nessuno di Regione Lombardia è implicato nelle indagini".
Riguardo alla lettera scritta da Daccò dal carcere di Opera dove è recluso ad Alberto Perego in cui tra l'altro si legge "ti prego di salutarmi tutti gli amici" e "in particolare Roby", Formigoni ha spiegato "Io mi chiamo Roberto e non Roby, la lettera non era indirizzata a me, l'ho letta sul Corriere della Sera, i magistrati guardino quello che vogliono, ma mi sembra surreale. Ci sono le considerazioni di un uomo in carcere che aspetta pazientemente".

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