domenica 8 gennaio 2012

Monti: sono gli evasori a mettere le mani in tasca agli italiani


 


Distrugge lo slogan berlusconiano e promette liberalizzazioni "equilibrate ma non timide".


Mario Monti a Reggio Emilia
Reggio Emilia7 gen. (TMNews) - L'usanza da parte di alcuni italiani evasori di "mettere le mani in tasca" ai connazionali onesti "va sconfitta". Lo ha dichiarato, intervenendo alle celebrazioni per i 215 anni del Tricolore, il premier Mario Monti sottolineando come sia "inammissibile che una quota importante di ricchezza sfugga alla tassazione accrescendo la pressione tributaria su chi non può sottrarsi al Fisco". Che stia trascorrendo le ultime ore di ferie nel rilassante contesto di Villa Certosa o nella dimora diArcoreSilvio Berlusconi non avrà gradito la 'bacchettata': "Non mi ha mai persuaso l'espressione 'mettere le mani nelle tasche degli italiani'" ha detto Monti. Eppure è un amato slogan berlusconiano, utilizzato da Silvio ben 12 volte solo negli ultimi dodici mesi. Ma per l'attuale premier la frase "è incompleta", sono "alcuni italiani evasori" a mettere le mani "nelle tasche dei contribuenti onesti". Monti, di ritorno da Parigi dove ha incontrato il presidente Sarkozy, pare procedere dritto sulla strada che ha tracciato per rilanciare il paese e fargli riconquistare la fiducia in Europa e nel mondo. E aReggio Emiliaè tornato a battere su alcuni paletti sui quali lavorare nelle prossime ore e nei prossimi giorni, anche in vista delle consultazioni annunciate con i partiti e le parti sociali: liberalizzazioni, che devono essere "equilibrate, pragmatiche ma non timide", lotta alla corruzione attraverso una "scossa" e una "accelerazione potente" e battaglia contro gli italiani furbi e "disonesti" . Tutte "riforme" che vanno fatte con un occhio rivolto in particolare ai giovani, garantendo l'unità di tutto il paese. Alla sua prima uscita ufficiale da presidente del Consiglio, Monti ha fatto la sua prima "parata militare", assistendo all'alzabandiera e canticchiando l'Inno di Mameli eseguito dalla banda militare. Al teatro Valli, dove ha tenuto il discorso conclusivo, Monti si è trovato in platea l'"amico" nonché predecessore Romano Prodi: "Per me - ha detto prima di abbracciarlo - è l'ex presidente della Commissione europea con cui ho avuto l'onore di collaborare". Cerimonia a parte, il premier ha parlato per mezz'ora dei temi più caldi di questi giorni. Dopo aver incassato il 'placet' di Sarkozy, Monti precisa però che ora "in Europa il momento dei compiti è giunto per tutti", quindi gli scettici si mettano in testa che si "supererà la crisi solo con azioni di tutti i componenti". Int5

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog