martedì 10 gennaio 2012

Finalmente l'Italia Cambia rotta: " fine dei privilegi"

 La Camera autorizza l'uso delle intercettazioni dell'ex ministro Romano. Rinviato il voto su Cosentino
L'Aula della Camera ha approvato a scrutinio segreto la richiesta di autorizzazione all'uso delle intercettazioni dell'ex ministro dell'Agricoltura Saverio Romano pervenuta dal gip del Tribunale di Palermo. I sì sono stati 286, i no 260, 4 gli astenuti. Le trenta firme necessarie per la richiesta del voto segreto sono state raccolte dal gruppo di Popolo e Territorio, guidato da Silvano Moffa. La Giunta per le Autorizzazioni della Camera ha invece rinviato il voto su Nicola Cosentino. Il rinvio è passato con 11 voti a favore (compresa la Lega) e 10 contrari. Si dovrebbe votare il 10 gennaio alle ore 14.
Trentatre assenti nel Pdl tradiscono Romano - Sono state le assenze nel Pdl - 33 in tutto - a impedire che Saverio Romano si "salvasse": la presenza in Aula alla Camera di quei 28 pidiellini non partecipanti al voto e 5 in missione avrebbe infatti ribaltato l'esito della votazione finita con 286 voti a favore della domanda dei pm e 260 contro. A guardare i tabulati della votazione che si è svolta a scrutinio segreto, a difesa del deputato di Popolo e Territorio hanno votato più dei 178 partecipanti al voto del Pdl e 20 di Pt, gli unici due gruppi che in dichiarazioni di voto si erano espressi contro l'uso delle intercettazioni.

Incerto l'Udc
- Probabilmente il soccorso, che però non è stato sufficiente, è arrivato dall'Udc che ha dichiarato di non schierarsi ma in realtà le uniche astensioni nel gruppo sono state quattro: quelle dei due membri della Giunta per le Autorizzazioni Pierluigi Mantini e Armando Dionisi e quelle di Marco Calgaro e Pietro Marcazzan. Altri cinque centristi erano in missione (Gabriella Carlucci, Renzo Lusetti, Luca Volonté, Rocco Buttiglione, Luisa Santolini) mentre Lorenzo Cesa, Antonio De Poli, Anna Teresa Formisano, Ricardo Merlo, Domenico Zinzi. Ben 28 deputati Udc hanno deciso di partecipare al voto.
Gli assenti - Qualche assenza anche nella Lega che si è espressa a favore della concessione dell'autorizzazione alle intercettazioni: in missione erano Paola Goisis, Davide Caparini, Stefano Stefani, Marco Reguzzoni, Giovanni Fava, Massimo Polledri. Non hanno partecipato al voto Umberto Bossi e Roberto Maroni, ma la valanga di assenze si è registrata nel Pdl: in missione Emerenzio Barbieri, Margherita Boniver, Riccardo Migliori, Alessandro Pagano e Alessandra Mussolini. Non hanno partecipato al voto Antonio Angelucci, Francesco Aracri, Maria Teresa Armosino, Filippo Ascierto, Vincenzo Barba, Silvio Berlusconi, Anna Maria Bernini, Michaela Biancofiore, Paolo Bonaiuti, Anna Grazia Calabria, Mara Carfagna, Nicola Cosentino, Nunzia De Girolamo, Giovanni Dima, Franco Frattini, Niccolò Ghedini, Ignazio La Russa, Ugo Lisi, Barbara Mannucci, Bruno Murgia, Antonio Palmieri, Alfonso Papa, Souad Sbai, Giuseppe Scalera, Umberto Scapagnini, Lucio Stanca, Giulio Tremonti, Pasquale Vessa. Non hanno partecipato al voto anche i quattro Fli Italo Bocchino, Enzo Raisi, Francesco Divella, Mirko Tremaglia; i due Idv Gabriele Cimadoro e Favia; i deputati del Misto Luca Barbareschi, Stefania Craxi, Antonio Gaglione, Ugo Grimaldi, Gerardo Soglia; i due Api Bruno Tabacci e Santo Versace; Giorgio La Malfa, Italo Tanoni, sei del Pd Tea Albini, Paolo Corsini, Marco Fedi, Francantonio Genovese, Antonio Luongo, Margherita Mastromauro; i responsabili Massimo Calearo, Antonio Milo, Andrea Orsini, Maria Grazia Siliquini. In missione Antonio Buonfiglio, Daniela Melchiorre, Roberto Antonione.
Pd: la Camera si riappropria proprio ruolo - "La Camera, con l'autorizzazione accordata all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche dell'ex Ministro del Governo Berlusconi, l'onorevole Saverio Romano, fa un ulteriore passo in avanti nella progressiva riappropriazione del proprio ruolo". Questo il commento del Deputato del Pd, Dario Ginefra, che aggiunge: "L'auspicio è che questo ritrovato vigore dell'istituzione parlamentare possa proseguire, senza alcuna esitazione, sia alla Camera che al Senato, restituendo agli italiani la piena fiducia nell'operato e nella terzietà delle istituzioni parlamentari senza alcuna esitazione autoassolutoria della 'Casta'".
Romano: l'ok della Camera mi aiuterà a dimostrare la mia estraneità - "Così come avevo chiesto in giunta, l'autorizzazione delle intercettazioni mi potrà solo aiutare a dimostrare la mia estraneità ai fatti che mi si contestano", ha commentato il diretto interessato, oggi coordinatore nazionale PID.

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