giovedì 26 gennaio 2012

Invito alle Agenzie dell'Entrate e ad Equitalia di riflettere sui danni che provocano agli onesti cittadini che dichiarano le tasse e non possono pagarle per insolvenza dei loro creditori.

Resettare e amnistiare tutti i cittadini onesti lo chiede il Popolo per la Nazione  per dare una svolta.

Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera
La stessa parola equitalia, vuole significare equità per il paese, induce la parola stessa ad esaminare caso per caso per valutare la ragione per cui l'utente moroso si ritrova in quella determinata condizione di debito nei confronti delle Agenzie delle Entrate, e quì sono necessarie risorse umane, una commissione che valuti ogni singola posizione, quindi  l'agenzia Equitalia deve valutare ogni singolo caso se vuole essere equa.




Espongo a seguito il caso di mia nipote, nel 2005 non svolgendo alcuna attività si è rivolta a me per avere dei ragguagli sulle mie attività che per ragioni di insolvenza contrattuale con una nota casa di moda ho dovuto chiudere. Sapendo delle mie potenzialità, e per non perdere il patrimonio di esperienza accumulato negli anni era disposta di mettersi in gioco, trattandosi di un'attività creativa nel mondo del packaging da cui avrebbe potuto soddisfare le sue ambizioni di cretività volle mettersi in proprio. Così le diedi tutte le conoscenze e know-how supportandola dell'esperienza maturata nel corso degli anni di attività. Un pò a rilento la ditta cominciò a prendere piede nel settore. Già alla fine giugno del 2006 realizzò il packaging test di una borsa termica per la Barilla, per il biscotto semifreddo Ringo, si impegnò in una fiera internazionale a Tokyo al Gif Tex Design i primi luglio, alla fine dello stesso anno ricevette una commessa per lei importante per un'azienda di Pescara Mix Sixty, l'anno dopo La Gessi che produce rubinetteria di alto livello le commissionò tutto il packaging per una fiera internazionale in Dubai. Nella primavera del 2007 ricevette da un'azienda della provincia di Teramo una commessa per il suo cliente Nannini di Firenze che produce Borse di alto livello. Da questo progetto purtroppo si imbattè in un incidente di percorso e dovette ricorrere al recupero di settanta mila euro circa.  La causa prese il suo corso, il giudice di Torino concesse la provvisoria esecutorietà, ma essendoci beni pignorabili si dovette arrestare. Nel frattempo, in mancanza di quel denaro non potè pagare le tasse dovute. Si dovette procede con la causa, che nel frattempo, per competenza era sta inviata a Teramo, fermata con riserva. Attualmente la causa è stata accolta a Teramo, togliendo così la riserva. Mia nipote non può proseguire per mancanza di liquidità e soprattutto per insolvenza della ditta debitrice. Viste le condizioni oggi è costretta ad abbandonare la causa e rinunciare a tutti i suoi diritti.
Nel frattempo, non avendo potuto onorare il pagamento delle cartelle esattoriali si ritrova un debito, che con interessi e more a raggiunto la insosteniblile cifra di oltre 100.000 euro nei confronti dell'Equitalia. Nel frattempo ha dovuto chiudere l'attività. Ha fortunatamente trovato impiego come segretaria in una piccola azienda a conduzione famigliare. Ovviamente lo stipendio non le consente di onorare una rata mensile di 1.600 euro circa. I famigliari fino ad oggi l'anno potuta aiutare grazie ai risparmi che oggi, purtroppo vengono a mancare.
Per cui come può un'Istituzione dello Stato Democratico permettersi di mettere sul lastrico un'intera famiglia, per la sola colpa di aver dichiarato onestamente il suo reddito che uin realtà è stato penalizzato dal mancato pagamento del suo cliente? Dov'è la giustizia? Centinaia di migliaia di famiglie si ritrovano oggi con questo grande macigno sulle spalle. Condannate a pagare per essere state troppo oneste, dichiarando tutto fino all'ultimo centesimo. Quale futuro si prospetta per tutte queste persone beffate dal mercato e penalizzate dallo Stato? I sogni infranti di una giovane coppia, quale futuro li aspetta? Ritrovarsi l'ufficiale giudiziario dentro casa che esegue il pignoramento di ogni cosa, come può permetterselo e che futuro li aspetta? Nessuno si può permettere di toglierti da sotto un tetto, ne tanto meno lo Stato, penalizzato per esserti comportato onestamente nei suoi confronti.
Lo Stato deve intervenire radicalmente o sarà una catastrofe peggiore di un terremoto, che riverserà come uno uno tzunam in tutto il Paese. In questo caso è necesssario che intervenga con un'armistia e azzerare tutto il debito per giusta causa: "il futuro dei giovani e di una nazione".

 

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