Il segretario di Stato americano commenta il fallimento del piano dell'Onu e osserva: "L'opposizione al regime è sempre più forte ed efficace. La sabbia nella clessidra si sta esaurendo". E Ban Ki Moon: "Assad deve capire la necessità di un cambiamento"
L'opposizione siriana si rafforza e diventa più efficace: prima finiscono le violenze e più alte sono le possibilità di risparmiare al governo siriano un "attacco catastrofico". Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, commentando il fallimento del piano di sei punti ammesso dall'inviato speciale Onu, Kofi Annan."La chiamata di Annan - ha aggiunto Clinton - è un monito per tutti. Quanto prima si pone fine alle violenze, quanto prima può esserci l'inizio di un processo di transizione politica". Questo, "non solo farà risparmiare il sacrificio di vite umane, ma darà la possibilità di salvare lo stato siriano da un attacco catastrofico, molto pericoloso non solo per la Siria, ma per l'intera regione", ha aggiunto la segretaria di Stato Usa nel corso della conferenza stampa tenuta, nell'ambito della conferenza di Tokyo sull'Afghanistan, con la controparte nipponica, Koichiro Gemba.
"Il mese di giugno è stato il più sanguinoso in termini di vite umane. Non c'è dubbio che l'opposizione - ha osservato ancora la capo della diplomazia americana - sia sempre più efficace nella propria difesa e nell' attacco contro l'esercito siriano e le milizie del governo siriano. Quindi, il futuro dovrebbe essere chiaro a coloro che sostengono il regime di Assad", ha concluso lanciando un monito finale: "La sabbia nella clessidra si sta esaurendo".
Il popolo siriano e l'intera regione "non possono permettersi più
Di fronte a una situazione che sta acquisendo caratteri più marcatamente militari "la comunità internazionale deve impegnarsi a sostenere gli sforzi di Kofi Annan, inviato speciale di Onu e Lega araba". Il governo siriano e tutte le parti in causa "devono nuovamente tornare al piano di 6 punti nella sua interezza". E avverte: "Qualora le parti continuino a non rispettare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, il Consiglio dovrà adottare le misure necessarie". Secondo Ban Ki Moon, infatti, "è cruciale per il Consiglio di Sicurezza e il Gruppo d'azione esercitare pressione sulle parti, per evitare l'ulteriore escalation del conflitto e far avanzare, invece, le prospettive di una transizione politica".
Intanto l'esercito siriano ha iniziato un'esercitazione militare su larga scala che prevede anche test missilistici e operazioni di terra e aria, volte a provare la capacità di rispondere a un'eventuale aggressione.
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