Il ddl anticorruzione, approvato dalla Camera, ora attende all'esame di palazzo Madama. Berselli: "Non credo proprio che passi indenne l'esame delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali". Per leader dell'Udc è necessario "procedere fino all'approvazione". Severino: "L'iter va avanti"
ROMA - Il calendario di luglio sulla giustizia 1 non promette niente di buono, e il ddl anti-corruzione che rischia di perdere qualsiasi chance di essere approvata per il 2013. Le notizie che arrivano dal Senato non sono confortanti. Soggetto alla discussione in due commissioni "in congiunta" - Affari costituzionali e Giustizia - per ora può contare su una sola seduta a settimana, e tutto è fermo ancora alla discussione generale."Non credo proprio che il ddl licenziato dalla Camera passi indenne l'esame delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato", ha detto oggi il presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, Filippo Berselli, al termine della prima seduta dedicata al testo. "Ci sono molte cose da rivedere, come la corruzione tra privati e chiederemo senz'altro delle audizioni", ha spiegato Berselli. "Il testo licenziato dal Senato era molto diverso da quello che ha ricevuto il via libera della Camera e che ora siamo chiamati ad esaminare. Pertanto, dovrà essere assolutamente rivisto".
"Guai a non porci il problema della corruzione. La questione morale esiste e riguarda il Paese", è l'allarme di Pier Ferdinando Casini, che chiede che si proceda fino all'approvazione. "Trovo molto negativo - ha osservato - l'annuncio che ho sentito di un possibile blocco sull'anticorruzione. La legge può esseremigliorata ma guai a non porci il problema". Per Casini è necessario procedere "con la potatura degli alberi". Se la politica "si vuole difendere" dall'antipolitica deve essere "inflessibile". E ancora: "mi auguro che la legge vada avanti, che non venga svuotata. E' stato un lavoro difficilissimo del ministro ma è un banco di prova per tutti. Se questo Parlamento e questa politica non dovessero produrre una legge seria contro la corruzione questo Parlamento e questa politica dimostrerebbero una straordinaria insipienza".
Il ministro della Giustizia, Paola Severino, parlando a margine del convegno 'La giustizia civile per la crescita' organizzato dall'Udc a Palazzo Marini, è stata più ottimista. "La discussione sta andando avanti e va seguita passo passo per evitare che si arresti e non mi sembra che si stia arrestando. Mi pare un segnale importante. Si tratta di stare dietro ai lavori".
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