Il Pdl e la Lega Nord rivendicano sui giornali la 'promozione' da parte della Corte dei conti
L'iniziativa pagata col budget per la comunicazione. L'opposizione: spreco di soldi pubblici
di ANDREA MONTANARI
Il titolo dell’articolo a pagamento è eloquente: «La Regione davanti a una Corte? Chi lo voleva è servito». Il riferimento è all’ultima relazione del massimo organo di controllo che ancora una volta ha promosso i conti della sanità del Pirellone. Roberto Formigoni difende l’iniziativa, definendola «una pagina di verità». Per spiegare agli italiani che «la Lombardia è la Regione migliore». Un’iniziativa «necessaria dopo le «sciocchezze e falsità che sono state scritte». Per il capogruppo dell’Idv Stefano Zampioni, invece, è solo «uno spreco di soldi pubblici per l’autocelebrazione di una pessima amministrazione». Il ciellino Paolo Valentini, capogruppo del Pdl, controreplica: «Un’operazione di informazione ampia e corretta. Non abbiamo mai criticato come l’opposizione spende i suoi fondi».
Più in generale, l’opposizione di centrosinistra sottolinea, al contrario,
Il vicegovernatore Andrea Gibelli della Lega ammette: «Questi soldi si sarebbero potuti spendere diversamente, se i giornali avessero raccontato le cose come stanno».
Nel testo pubblicato a pagamento si sostiene, fra l’altro, che «l’attacco mediatico e lobbistico ha cercato di dipingere la Regione come luogo di corrotti e corruttori, con un sistema sanitario in preda ai lobbisti e una giunta dedita a una gestione disinvolta delle risorse pubbliche». Nel frattempo, proprio oggi la giunta regionale approverà la delibera dell’assessore leghista Luciano Bresciani soprannominata anti-Daccò. Da ora in poi tutti gli enti accreditati con contratto di valore superiore a 800mila euro dovranno fornire entro un mese il certificato antimafia, entro febbraio il bilancio certificato e la relazione annuale di un organismo di vigilanza. Pena la sospensione o la revoca dell’accreditamento. Sparisce perché «giuridicamente impraticabile» la responsabilità in solido degli altri soci sulla mancata erogazione del servizio.
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