Il Senatur ha incontrato Maroni in Via Bellerio a Milano. Lui:"Nessuno ha chiesto le mie dimissioni"
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Brutta faccia da imbecille del Trota |
Roma 6 apr. (TMNews) - Umberto Bossi, appena dimesso, torna all'attacco si scaglia contro il bersaglio preferito
Roma ladrona,
ma rassicura i fedelissimi: s'è dimesso di sua volontà e al congresso
riprenderà le redini del partito. "La Lega è sotto l'occhio non solo di
Roma farabutta
che ci ha mandato questo tipo di magistrati, ma è sotto l'attenzione
anche della militanza, quindi bisogna fare le cose giuste", ha
dichiarato Bossi. Sarebbe sbagliato, ha spiegato, leggere le sue
dimissioni come il risultato di un complotto interno ai suoi danni. Il
leader della Lega ha spiegato: "Non deve passare l'idea che c'è qualcuno
che vuol farmi le scarpe... Tra pochi mesi c'è il congresso, sarebbe
stolto se uno volesse farmi le scarpe. Al congresso federale riprendo in
mano le redini". Il Senatur ha incontrato oggi, per due ore, Roberto
Maroni nella sede della Lega di Via Bellerio a
Milano Presente
al colloquio anche Roberto Calderoli. Per quanto riguarda la scelta
stessa di dare le dimissioni da segretario della Lega Umberto Bossi ha
tenuto a precisare di averla presa autonomamente, senza pressioni, "non
era un problema dell'uno o dell'altro, di Maroni...". "Nessuno mi ha
chiesto le dimissioni, quando ho detto mi dimetto si sono messi tutti a
piangere, momento emozionante, mi sono commosso. Le mie dimissioni
irrevocabili non erano un problema dell'uno o dell'altro, Maroni etc...
Nessuno ha chiesto le mie dimissioni. Questa roba qui ci dà più forza",
ha affermato nell'intervista a Radio Padania di ieri sera e ritrasmessa
questo pomeriggio dall'emittente. Intanto emergono particolari nuovi
dall'inchiesta
Belsito una parte
del denaro sottratto dalle casse della Lega sarebbe stato utilizzato
anche per il diploma e la laurea di Moscagiuro Pier, compagno e
segretario particolare di Rosy Mauro. A parlarne il 4 aprile scorso
davanti ai pm di
Napoli e
Milanoè
stata Nadia Da Grada, segretaria di Bossi. Per quanto riguarda l'elenco
dei soldi spesi nominati da Da Grada ci sarebbe inoltre: "Il diploma e
laurea per Rosy Mauro per complessivi 130.000; spese per acquisto e
noleggio di autovetture; spese di soggiorno per vacanze; spese per la
telefonia; comodato d'uso a titolo gratuito dell'associazione umanitaria
Padana". Inoltre Daniela Cantamessa, un'altra delle segretarie di
Bossi, ha dichiarato davanti ai pm di aver avvisato il senatur sulle
irregolarità di
Belsito l'ex
tesoriere del Carroccio. "Quando nel corso della conversazione dico che
'il capo continua imperterrito con quello che gli ho detto' mi riferivo
al fatto che io stessa avevo avvisato Bossi delle irregolarità del
Belsito o
meglio della sua superficialità ed incompetenza e del fatto che la Rosy
Mauro era un pericolo sia politicamente e sia per i suoi rapporti con
la famiglia Bossi. Non nominai a Bossi la moglie perchè mi sembrava
indelicato", ha detto. Int5
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