venerdì 8 novembre 2013

Stato-mafia, il pentito Onorato: «Dalla Chiesa ammazzato su ordine di Craxi e Andreotti»






PALERMO - «I politici a Riina prima gli hanno fatto fare le cose, poi l'hanno mollato. Prima ci hanno fatto ammazzare Dalla Chiesa i signori Craxi e Andreotti che si sentivano il fiato addosso. Poi nel momento in cui l'opinione pubblica è scesa in piazza i politici si sono andati a nascondere. Per questo Riina ha ragione ad accusare lo Stato». Lo ha detto il pentito Francesco Onorato deponendo al processo sulla trattativa Stato-mafia.

Onorato nella sua deposizione aggiunge che Totò Riina voleva assassinare anche Andreotti e suo figlio. Se ne dovevano interessare i capimafia Graviano a Roma, «ma ci furono problemi perchè gli fu rinforzata la scorta».

L'attentato a Falcone. «Furono i politici a farci mettere in giro la voce che la bomba all'Addaura se la mise da solo il giudice Falcone. Lo volevano fare passare per un bugiardo, per indebolirlo. Era una pressione fatta dai politici a Cosa nostra». Lo ha detto il pentito di mafia Francesco Onorato, parlando del fallito attentato all'Addaura nella villa al mare del giudice Giovanni Falcone, 21 giugno 1989. «La misi io quella bomba - dice ancora Onorato - e quando abbiamo fatto l’attentato all’Addaura, abbiamo messo in giro la voce che la bomba se l’era messa Giovanni Falcone da solo, per farlo diventare un biguardo, una persona di poco conto. E Salvatore Biondino Biondino mi disse che questa era una pressione fatta dai politici. Si doveva vergonare Falcone che si metteva le bombe, in modo da farlo diventare debole». Poi ha ribadito che il boss Salvatore «Riina prima era contento di avere tutte queste amicizie di politici, dai Salvo, ai Gioia, e altri i politici, poi aveva trovato altri canali».

Finanziamento a Martelli. «Martelli l'abbiamo fatto diventare ministro. Abbiamo investito anche 200 milioni per finanziarlo e portarlo a diventare ministro della Giustizia perchè si diceva che avrebbe fatto uscire i mafiosi dal carcere». Lo ha sostenuto il pentito Francesco Onorato deponendo al processo sulla trattativa Stato-mafia. Dopo il maxi-processo Claudio Martelli era nella lista dei personaggi da eliminare con politici come Salvo Lima, Giulio Andreotti, Carlo Vizzini e Calogero Mannino e imprenditori come Ferruzzi e Gardini.

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