Da Montecitorio alla piazza principale del capoluogo
abruzzese, un percorso di solidarietà e speranza per ricordare il sisma e
richiamare l'attenzione delle istituzioni sui mille problemi della
popolazione terremotate
ROMA - Una marcia lunga sei giorni,
dal 30 giugno al 5 luglio, da Roma fino all'Aquila, per ricordare il
sisma che, ormai più di tre anni fa, ha distrutto il centro del
capoluogo abruzzese e tanti comuni vicini. Si chiama Lunga marcia per
L'Aquila la manifestazione organizzata da associazioni di trekking
(Federtrek), associazioni no profit e privati cittadini, con l'adesione
di Lega Ambiente e Associazione Abruzzese di Roma. Da Montecitorio tante
persone si metteranno in cammino per compiere insieme un percorso di
solidarietà verso i terremotati e per chiedere al governo di inserire la
ricostruzione al primo punto dell'agenda.È passato molto tempo dalla notte del 6 aprile 2009, ma nel cuore della città quasi nulla è cambiato. Impalcature e puntelli tentano di tenere in piedi quel poco che il sisma non ha distrutto, ma la ricostruzione del centro storico non è ancora partita e la popolazione, sempre più dispersa tra le new town e altre città, fa fatica a restaurare i legami sociali allentati dal tempo e dall'attesa.
"L'intelligente ricostruzione de L'Aquila, nell'ottica della sostenibilità e la messa in sicurezza del territorio: queste sarebbero davvero 'grandi opere' da fare subito - sostengono gli organizzatori della marcia - Un investimento che porterebbe una 'buona crescita' economica con nuove possibilità di lavoro specialmente per le giovani generazioni. Bisogna accelerare la ricostruzione con un grande progetto che faccia de L'Aquila, una delle più belle città d'arte del nostro paese, capoluogo di regione, un'occasione di sperimentazione nel segno della bellezza, della sostenibilità, dell'innovazione e della sicurezza. Una nuova città ideale dove l'uomo e non le merci siano messe al centro dello sviluppo".
Una ferita ancora aperta, quella del terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo, e che riguarda non solo gli abruzzesi. E la dimostrazione è che L'Aquila è stata scelta come punto d'arrivo di un'altra manifestazione, 'Stella d'Italia' 1che, partita l'11 maggio da quattro punti estremi della Penisola, si concluderà proprio il 5 luglio nella città terremotata, "città simbolo delle difficoltà che sta vivendo oggi l'Italia e del nostro bisogno di rigenerazione e ricostruzione". Non si tratta di una casualità, sottolineano gli organizzatori, ma di un segnale di solidarietà che parte da diversi punti (proprio come le due marce).
I partecipanti ai due itinerari si troveranno, tutti insieme, in Piazza Duomo all'Aquila, per guardare la luce dei falò, con la speranza di riaccendere l'attenzione "sulla necessità di ricucire l'Italia e dare impulso alla ricostruzione".
Tutte le informazioni e le tappe del percorso sono disponibili sul sito www.lungamarciaperlaquila.it. 2
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