Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare le angherie di un uomo gretto e malato? Aveva promesso che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani, ma ha fatto di più: gli ha tolto anche le mutande. Pavera Italia nuda e indifesa di fronte all'Europa e al Mondo . Offesa nei suoi valori di digità nazionale, un omuncolo scivola oggi tra i palazzi per tessere una nuova rete, la nuova cricca, per spartirsi il potere e quel poco che ormai rimane dell'Italia. Quando aveva deciso di abbandonare definitivamente la politica.
Ho fallisce Berlusconi o fallisce l'Italia.
Stà a voi scegliere con il vostro voto.
E' meglio un kilogrammo di spaghetti oggi o la vostra dignità e quella dei vostri figli domani?
...meditate o popolo....meditate
Al centro del convegno pidiellino di Chianciano la possibilità di una partecipazione del Cavaliere alle primarie di partito. Matteoli: "Nessuno gli potrebbe dire di no"
CHIANCIANO - Le rinnovate ambizioni politiche di Silvio Berlusconi 1agitano il confronto interno al Pdl. Una sua candidatura alle primarie di partito non è affatto esclusa, ma a dirlo potrà essere solo il Cavaliere, avverte il segretario Angelino Alfano quasi a voler frenare l'entusiasmo con cui i giornali della destra, da Libero a Il Giornale, stanno spingendo il Cavaliere a riprendere il centro della scena.Dopo aver sottolineato che in certa stampa esiste "un eccesso di zelo", Alfano sottolinea che "quando e se" Berlusconi dovesse candidarsi, "lo dirà lui soltanto e lo dirà con chiarezza". "Noi - precisa - abbiamo scelto la strada delle primarie e ciò che conta e ciò che è bello lo scelgono i cittadini e non i giornalisti. Noi vogliamo fare in modo che ci sia una grande gara delle idee e tra le idee per scegliere il candidato alla premiership. Poi pensiamo che per vincere ci voglia una coalizione e lavoreremo per costruire un'ampia coalizione ancora in grado di non regalare questo nostro meraviglioso Paese alla sinistra, che non ha un programma di governo capace di tirarci fuori dalle secche della crisi".
"Penso che Berlusconi - dice ancora il segretario - sia un leader in campo che non è mai uscito dal campo, perché la sua presenza e la sua forza politica sono sempre espresse: fino a novembre al governo e da novembre con il contributo e il sostegno a questo governo". Sostegno che andrà avanti anche nelle prossime settimane in quanto l'ipotesi di elezioni ad ottobre sono secondo Alfano solo "un transfert psicologico di Bersani che scarica sul Popolo delle Libertà le dichiarazioni pubbliche del suo responsabile dell'economia (Fassina, ndr)". "Noi abbiamo detto con chiarezza - prosegue - che non abbiamo mai dato una scadenza a questo governo e che lo stiamo sostenendo".
La possibilità di un ritorno di Silvio Berlusconi ha comunque segnato il confronto in corso a Muovititalia, l'iniziativa promossa a Chianciano dalla "Fondazione della libertà" insieme all'associazione culturale Meridiana. Se Berlusconi decidesse di candidarsi premier, mette in guardia l'ex ministro Altero Matteoli parlando al meeting, nessuno potrebbe dirgli di no. "Nessuno ha mai messo in dubbio, a partire da Alfano, che il nostro leader è Berlusconi - sottolineato l'ex esponente di An - quindi se Berlusconi decidesse di ricandidarsi non ci sarebbe nessuno nel partito che gli potrebbe dire di no, E questa diatriba tra Berlusconi e Alfano è alimentata solo dai giornali. Alfano non ha nessuna voglia di mettersi in contrapposizione a Berlusconi".
Matteoli boccia però l'ipotesi delle liste civiche da affiancare al Pdl. "Nascerebbe un altro partito? Io ho dato vita insieme ad altri al Pdl, non sono pentito, non sono contento di come funziona e dobbiamo farlo funzionare meglio. Ma per tutto il resto non è possibile pensare di poter fare lo spezzatino, ci renderebbe ridicoli e ci porterebbe sicuramente alla sconfitta", commenta l'ex ministro.
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