Tredici favorevoli, quattro contrari e due astenuti. Adesso si aspetta la decisione del Senato. Follini, Pd, fota a favore dell'arresto: "Mi farò carico della discussione in aula". L'ex tesoriere della Margherita: "Un esito atteso". Il Pdl: "Lasceremo libertà di coscienza"
ROMA - Svolta nel caso Lusi 1. La Giunta per le autorizzazioni del Senato ha dato il via libera all'arresto dell'ex tesoriere della Margherita. Tredici senatori hanno votato per l'arresto richiesto dalla procura di Roma, quattro i contrari e due non hanno partecipato. Il responso dell'organo parlamentare passa ora al vaglio dell'aula di Palazzo Madama per la decisione finale. Da quanto emerso prima del voto, sinistra e Lega hanno votato per l'arresto, mentre il Pdl si è spaccato e ha lasciato libertà di voto. La Procura, riferiscono fonti parlamentari, aveva inviato solo una parte delle carte richieste in Giunta per le autorizzazioni a procedere. Il commento di Lusi: "Era un esito atteso. Non mi aspettavo che la Giunta votasse contro l'arresto". E annuncia: "Interverrò in Aula". Una decisione, quella della giunta, che arriva a una settimana dal voto di Palazzo Madama sulla richiesta d'arresto per Sergio De Gregorio. 2In quel caso l'aula disse no alla richiesta del gip, mentre la giunta aveva dato il via libera.Follini, Pd, relatore in aula. "Sarò io il relatore in aula, mi farò io carico di questa proposta". Cosi il presidente della Giunta per le Immunità del Senato, Marco Follini (Pd), al termine della riunione dell'organo parlamentare che ha
Divisioni nel Pdl. Il Popolo delle Libertà è diviso sulla richiesta di voto segreto. Sul punto il relatore in giunta, Giuseppe Saro e il capogruppo Alberto Balboni dicono cose molto diverse. Com'è noto, il voto segreto va chiesto da almeno venti senatori. "Immagino che ci sarà un'iniziativa per la richiesta del voto segreto - spiega Saro - ma non sono in grado di dare una risposta su chi lo farà". Balboni esclude invece che il Pdl possa chiederlo. "Chiedere noi il voto segreto? Assolutamente no", dice senza mezzi termini Balboni. E Gasparri e Quagliariello, annunciano che i senatori del Pdl voterenno, in Aula, "in base alla libera coscienza personale".
L'assemblea della Margherita. Dopo mesi di rinvii, dovuti all'inchiesta sul caso Lusi e sulla necessità di far verificare i conti da una società esterna, l'assemblea della Margherita si riunirà sabato a Roma per discutere ed approvare il bilancio di chiusura e decidere che cosa fare sui soldi del partito, ormai estinto, rimasti in cassa.
(12 giugno 2012)
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