Il
deputato ex Pdl e produttore tv aggredisce una troupe che gli fa
domande sui finanziamenti da parte della Rai. Distrugge una telecamera. E
poi sottrae un telefonino con cui era stata ripresa la scena
Da quattro ore lo ‘controllano’ sei unità della Stazione dei carabinieri di
Casal Bertone,
a Roma. Lui, all’interno di una fabbrica di via Giulio Verne, ai Monti
Tiburtini, continua a fare il suo mestiere: sta girando “Mi fido di te”,
serial Rai ambientato per metà a Roma e per l’altra metà in Cina. Chi è
il lui in questione? Un attore, regista e produttore cinematografico.
Anzi, un parlamentare che fa l’attore, il regista e il produttore
cinematografico. Insomma:
Luca Barbareschi, ex Pdl, ex Fli, ora gruppo misto dopo aver abbandonato il partito di
Gianfranco Fini
a pochi mesi dalla nascita. Cosa ha fatto? Ha distrutto una telecamere e
rubato uno smartphone alla troupe delle Iene guidata da
Filippo Roma. E a quanto pare non ha nessuna intenzione di restituirlo.
Tutto
ha avuto inizio stamattina alle 11, subito dopo l’arrivo degli inviati
della trasmissione di Italia 1 sul set del film. Normali domande alle
maestranze, uno degli operai rivela che sul posto è presente Barbareschi
e, neanche il tempo di nominarlo, il ‘produttore parlamentare’ va
incontro alla troupe e succede il finimondo. “Gli abbiamo solo chiesto
di questo rapporto tra cinema italiano e cinese, del tipo ‘complimenti,
stai portando il cinema italiano in Cina’ e lui ci ha aggredito” ha
detto
Filippo Roma. Nessun accenno, quindi, ai
finanziamenti della Rai alla sua creatura e al fatto che nel mese di
maggio lui era praticamente assente in parlamento (si parla del 90 per
cento di assenze, ndr). Forse non hanno fatto in tempo. A Barbareschi,
infatti, sin da subito la presenza delle Iene non è andata giù. E ha
reagito in malo modo. “Ha strappato dalle mani la telecamera
all’operatore, l’ha scaraventata a terra, distruggendola, mi ha messo le
mani in faccia e mi ha spinto. Poi ha iniziato ad apostrofarci in malo
modo con termini irripetibili”. Non solo. Luca Barbareschi, infatti,
prima di ritornare all’interno del set di “Mi fido di te”, ha visto
Marco Occhipinti
delle Iene con in mano il suo smartphone e, forse per eliminare
‘eventuali prove’ del misfatto, ha pensato bene di rubarlo e portarlo
con sè all’interno. E di non restituirlo.
E sì, perché a questo punto gli inviati di
Italia 1
non hanno potuto far altro che chiamare i carabinieri. Oltre ad aver
distrutto la telecamera, del resto, Barbareschi si è impossessato di un
cellulare contenente dati sensibili. Un furto vero e proprio. I
carabinieri sono arrivati sul luogo della segnalazione, sono entrati
all’interno del capannone, ma di riavere il telefonino neanche a
parlarne. Dopo ore di attesa (e di trattativa con il parlamentare), un
esponente delle forze dell’ordine (al momento sono presenti tre
pattuglie, due auto in borghese e un’unità motociclistica) è uscito
dall’edificio che ospita il set, è andato da
Marco Occhipinti
e gli ha chiesto una sorta di collaborazione per “localizzare” il
telefonino rubato. “Una storia incredibile – ha detto Filippo Roma – Uno
spiegamento di forze dell’ordine che neanche se avessero rapito Monti.
certo, se il telefonino lo avesse rubato un marocchino lo avrebbero
arrestato subito”.
Intorno alle 18, inoltre, un’auto con a bordo
Barbareschi è uscita dalla fabbrica di via Monti Tiburtini. All’interno –
come ha scritto
Giulia Innocenzi sul suo profilo Facebook – potrebbe esserci il telefonino di
Marco Occhipinti
e, quindi, il filmato dell’aggressione del parlamentare alla troupe
delle Iene (sempre se le immagini non sono state cancellate da
qualcuno). Se tutto ciò fosse vero – ma in tal senso non ci sono ancora
conferme -, significherebbe che i carabinieri non sono riusciti a farsi
restituire lo smartphone rubato. ”Non lo trovano più” hanno detto gli
inviati delle Iene, che ora hanno deciso di denunciare Luca Barbareschi
per rapina.
Quest’ultimo
– irraggiungibile al telefono cellulare – ha diramato una nota per
raccontare la sua versione dell’accaduto. E ha raccontato un’altra
storia. “Oggi sono stato vittima di una vera e propria aggressione da
parte di alcuni soggetti qualificatisi come
inviati delle Iene - i
quali muniti di telecamere, dopo essersi fraudolentemente introdotti
sul set cinematografico del film ‘Mi fido di te’, malgrado già
precedentemente respinti, mi hanno raggiunto nei locali dei servizi
igienici dove mi trovavo. Li non paghi di aver violato un privato
domicilio e l’intimità del sottoscritto mi hanno irretito verbalmente e
fisicamente tanto che ne è scaturita una colluttazione a seguito della
quale la loro telecamera è andata in terra. Il tutto al cospetto
dell’intera troupe. Dell’assurda vicenda sono stati informati i
carabinieri e delle conseguenze se ne occuperà la magistratura”.
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