sabato 7 settembre 2013

Decadenza Berlusconi, mossa della difesa: ricorso alla Corte europea di Strasburgo...Ce ne vuole di faccia tosta

Gli avvocati del Cavaliere contestano la retroattività della legge Severino

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
È stato depositato alla Giunta per le elezioni del Senato il ricorso a Strasburgo da parte dei legali di Silvio Berlusconi contro la sentenza di condanna a 4 anni per frode fiscale, resa definitiva dalla Cassazione Secondo quanto si apprende, nel ricorso si sosterrebbe che le norme al vaglio della Giunta, la Legge Severino, introdurrebbe sanzioni di tipo penale e che dunque non possono essere applicate in modo retroattivo. La Corte di Strasburgo non è un'istituzione della Ue e non va confusa con la Corte di giustizia dell'Unione Europea del Lussemburgo. Nata in seguito alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, vi aderiscono tutti i 47 membri del Consiglio d'Europa. Si pronuncia sui ricorsi individuali o statali che riguardano presunte violazioni dei diritti civili e politici stabiliti dalla stessa Convenzione.  
«CRITERI EUROPEI» - Anche il capogruppo dei senatori, Renato Schifani, si era richiamato ai principi di giustizia europei, spiegando politicamente la scelta tecnica dei difensori del cavaliere. «Non siamo disposti ad accettare provocazioni di esponenti del Pd che dichiarano l'intenzione di votare in modo giacobino contro Silvio Berlusconi ancora prima di esaminare le carte - aveva detto Schifani ribadendo l'avvertimento di possibili ripercussioni sulla tenuta del governo Letta in caso di voto sfavorevole al leader del Pdl -. Al contrario ci aspettiamo dal Pd la disponibilità ad ascoltare le nostre obiezioni che non sono campate in aria ma basate sui principi di giustizia europea e che, se davvero la legge vale per tutti, valgono anche per il nostro presidente».

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