lunedì 19 marzo 2012

Franco Zanotto una vita Creativa, Artistica e di Fede e di Patria



L'albero della vita
Nasce nel cuore di in una regione di forma triangolare, la cui provincia è ( CL ) come150 e il cui comune a 900 metri sul livello del mare, si traduce dall’arabo dimora di ricchezza “Mussomeli”. Il suo cognome è di fantasia, inizia con Z l’ultima lettera dell’alfabeto, 8 come l’infinito,”Zan8” il suo nome è Franco e Carmelo il suo secondo nome” Franco il Carmelo”. Nasce il 24 febbraio del  ’58, cento anni prima, lo stesso giorno appariva la Madonna per l’ottava volta a Bernadette  a Lourdes. In Italia si sta svolgendo la terza guerra d’Indipendenza, mentre Garibaldi si accingeva all’unificazione del Regno l’Italia. Nasce di fronte al Santuario della Madonna dei Miracoli Patrona del Paese di Mussomeli, da Padre Giuseppe e Madre Grazia ha già un fratello Vincenzo il cui secondo nome è Salvatore “Vincenzo il Salvatore”.



Cokerel
 La via in cui nasce ha origine da una chiesa, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che custodisce il quadro di Sant’Eligio, protettore degli orafi e dei maniscalchi. Nel quadro viene rappresentato il Santo in piedi mentre ai suoi piedi su uno sgabello una donna sta finendo di allestire la toga bianca del Santo, mentre già Giuseppe Garibaldi seduto è vestito di rosso e Giuseppe Mazzini  tra i due, in piedi, indossa la toga verde, fu commissionato in attesa dell’Unità d’Italia. Mentre realizzavo il packaging commissionato da Prada per la fine del ’99, Giovanni Paolo II insigniva il Santo Eligio, protettore dei creativi e degli artisti, di cui mi sento parte. Cinquant’ anni fa partiva dal Paese per trasferirmi a Venaria la Reale, di fianco alla Reggia e lo stesso quadro, dopo quarantanove anni, il giorno del mio 53° anno, il 24 febbraio lo scorso anno lo segue esattamente dentro la Reggia per occupare un’area adiacente alla Via XX Settembre, all’interno della Scuderia Reale, trasportato dalla Gondrad. La sua prima residenza a Venaria è stata proprio la via XX settembre al civico 5.
 
Il suo cammino di 53 tappe per i 150° dell'Unità d'Italia
L'albero della Passine per la conoscenza
La linea artistica e creativa è già scritta e confermata da tutta una serie di eventi. Percorrera dopo un’anno la strada Maestra con la famiglia, attualmente Via Andrea Mensa che tornerà col nome originale, “La Strada Maestra” come battezzata dal Castellamonte, per raggiungere la successiva abitazione nella parrocchia di San Lorenzo, ad Altessano, dove a 6 anni frequenta il catechismo con il fratello Vincenzo, il 30 marzo del 1964 sarò investito Soldato di Cristo con la Prima Comunione e la Cresima. Dopo sei mesi viene trasferito a Savigliano, 50 km da Torino, nel collegio delle Suore della Sacra Famiglia nell’Istituto “Pro Pueritia Sacro Cuore”, in via Allione. A 10 anni torna tra casa e finisce le elementari in un aula della parrocchia di San Lorenzo, dove ha ricevuto i due Sacramenti, aula ceduta alla scuola "Antonio Gramsci" come succursale, la sua insegnante la troverà clochard alla stazione di Porta Nuova a Torino un ventennio dopo. A dieci anni raggiunge il suo primo sogno, durante il mese di luglio lavorando in una betola nel cortile di casa raggiunge la somma di lire 28.700 per acquistarmi la mia prima bicicletta, da cross e di colore rosso, il sabato stesso, riscossa la paga, si reca con il padre in viale Buridani, sotto il monumento ai caduti, dove un ambulante ha le sue biciclette, scelgo la migliore, di colore rosso e da cross, il suo costo è precisamente la cifra che ha guadagnato.
A 14 anni, in via Po comincia ad acquistare i primi libri sulle filosofie orientali, Buddismo Zen, Buddismo tibetano, Hata Yoga, Jnana Yoga, e filosofi Indiani.
E’ luglio del ’73, ho 15 anni entra nel mondo del lavoro, mattina a scuola pomeriggio la piccola ditta artigianale in cui si produce materiale di imballaggio in cellophane poi sostituito dalle materie plastiche.
In un secondo tempo, proseguì  gli studi all’Avogadro frequentando i corsi serali, il lavoro lo affascina e si entusiasma, ma non era meno il suo interesse verso la Fisica e la Chimica, la Storia e la Geografia, il laboratorio e il disegno.
Dopo la vicenda Prada "Crocifisso"
Il 14 agosto del  ’77, mentre trascorre le vacanze a Lignano Sabbiadoro, al camping Riviera lo raggiunge una telefonata da suo padre, è giunta la lettera per la naja, destinazione Codroipo (UD), 50 km, circa da Lignano Sabbiadoro.
Nel settembre del ’78 rientra nella ditta artigiana, nel frattempo ci furono dei cambiamenti, il cellophan era in crisi, era in atto una rivoluzione delle materie prime, per cui il suo datore di lavoro lo avvisava che dovevo trovarmi un'altro posto.
Nell’aprile  del 79, l’autista di un fornitore gli confidava che la proprietaria della ditta di Massalombarda voleva cedere la sua attività, per l'età avanzata e così ebbe un colloqui con la titolare e di lì ad un mese ne diventa il nuovo proprietario trasferendomi a Massalombarda (RA), trasformandosi da dipendente a fornitore della ditta da cui ha fatto esperienza. Si rifornisce delle materie prime a Forlì presso la Orsi & Mangelli S.P.A. che ancora produceva cellophane nel cuore della città.
Duck
Nel settembre del ’82 dopo tre anni di attività si reca in America per trovare nuove fonti di approvvigionamento e si rivolgo all’industria leader delle materie Plastiche La Du-Pont De Nemours a Wilmington del Deloware in U.S.A.  a sud Whashington, tramite lo zio Franco Cannella.
Nell’83 comincia a fornire la Orsi & Mangelli di Forlì. I loro responsabili, Gherardini e Mantellini lo mettono in contatto con un Magnate Svizzero Ebreo, console onorario della Bolivia un pezzo da novanta nel mondo del Packaging che vuole l’esclusiva, tramite il suo direttore generale Todorovich della Giudici Cellophane, che gli annuncia della telefonata che sarebbe seguita nel pomeriggio dal suo Presidente da Lugano. 
Nell’84 lo chiama in seno alle sue aziende in Svizzera e in Italia, lo nomina amministratore e delegato e vice presidente della sua srl di Como: “Modern Packing”, stabiliamo alcuni contratti di partecipazione agli utili e di rappresentante della Trading di Lugano.
Call Me
Nel luglio dell’85 l’incontro con il Dalai Lama che inverte il mio senso di marcia verso una ricerca interiore e spirituale.  Due amici che aveva conosciuto a Massalombarda, di cui uno entrato nel Monastero Tibetano di Pomai, nel paese di Santa Luce (PI) lo chiamarono per chiede ospitalità a Lugano per la notte, all’indomani avrebbero raggiunto il Dalai Lama nel villaggio tibetano di Rikon, a Nord di Zurigo vicino a Winterthur .
Era prevista l’iniziazione era del Kalachakra che si celebra ogni cento anni, ovvero iniziazione di Diamante, Richard Gere era tra loro per questa esperienza memorabile, per cui la sua convinzione è stata di non essere a Lugano per fare soldi ma per incontrare proprio lui il Dalai Lama e la Luce. Alla fine di questa iniziazione il Dalai lama si è rivolto a tutti i partecipanti, circa duecento e ha invitato a tutti i partecipanti di riscoprire la propria religione, e percorrere la strada attraverso la propria cultura e le proprie origini, un vero segno di umiltà e rispetto tutte le religioni.

Il gancio per la vita verso la luce
Non a caso l'anno successivo il 26 ottobre ad Assisi Giovanni Paolo II, riunisce tutte le religioni del mondo, per la Pace.
Ascolta i suggerimenti del Dalai Lama, e di seguito al suo ritorno a Lugano va nella libreria delle Paoline per acquistare tutto quello che trova di San Francesco, patrono d’Italia e suo protettore, torna a leggersi il Vangelo e le Sacre Scritture e riscopre la propria religione d’origine, ascolta come suggerito dal Dalai Lama a tutti i partecipanti.. 
Di lì il suo ritorno alla mia religione cristiana  seguito da una crisi esistenziale, di delusione  di tradimento da parte del suo socio svizzero miliardario e console onorario e padrone di mezza Bolivia.
Fine 85 la depressione, l’esaurimento nervoso e una malattia mi hanno portato a fare il volontario verso attività sociali, occupandomi di laboratorio artigianale e di agricoltura.
I primi dell’86 si ritrova volontario in una comunità “Comunità Aperta” fondata da Valentino Bonadio poi investito Diacono al Duomo di Torino, un orefice che ha ceduto la sua attività ad un dipendente. Scambia la BMW 524 in mio possesso con una regata di seconda mano per evitare ostentare ciò di cui non si pregiava.
Il Santo Graal a Torino
Nell’87 riapre la nuova ditta Helicon, Helicon come il monte Sacro alle Muse in Grecia,  per realizzare buste biodegradabili, ma il mercato non è ancora pronto, costavano troppo rispetto alla plastica di polietilene, le classiche e famigerate shoppers. Riprende l'attività collaborando con Autogrill e Rinascente fornendo nuove tecniche di packaging e confezionamento. Realizza le prime buste regalo oggi di uso istituzionale in tutti i paesi del mondo.
Nell’87 realizza le prime buste ad alta barriera con cerniera, in seguito immette sul mercato le prime buste in poliammide per cucinare in acqua calda, a bagnomaria e al forno, in seguito i sacchi salva spazio per trapunte e piumini con valvola e cerniera.
Nel '95 crea il primo “ballon bag” da inserire dentro le borse morbide per Mandarina Duck, poi a seguito tutto il mondo della pelletteria entra in contatto e a conoscenza di questo prodotto, viene realizzato per campagne promozionali tra le tante per una campagna di raccolta punti per la prima Play Station per Fina Italia.    
Nel ’99 realizza la prima shopping bag in pluriball per Prada e Miu-Miu e Benetton per Il marchio Sisley.
Martini & Rossi
Nel 2000 è la volta dello “Standing-Up” un totem che resta in piedi grazie ad una zavorra di acqua, con l’effetto dell’Ercolino sempre in piedi degli anni ’60, che proposto per pubblicità, viene utilizzato per le loro campagne pubblicitarie da TIM, Martini è Rossi, a Paraflu, Q8 ed altri.
Attualmente alcuni  prodotti sono candidati nei prossimi consumi  nel settore dell’illuminazione e del confezionamento.   

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog