lunedì 3 giugno 2013

Ue, via Borghezio dal gruppo Edf. Fuori dopo le affermazioni anti-Kyenge

A favore della proposta fatta venerdì scorso dal co-presidente Nigel Farage si è espressa una maggioranza superiore ai due terzi


BRUXELLES - Il gruppo parlamentare degli "euroscettici" Efd (Europa della libertà e della democrazia) ha ufficializzato l'espulsione "da oggi" di Mario Borghezio. Fonti del gruppo hanno reso noto che "una maggioranza superiore ai due terzi" si è espressa a favore della proposta fatta venerdì scorso dal co-presidente Nigel Farage. 

Il parlamentare leghista era già stato sospeso dal gruppo il 22 maggio in seguito alle frasi pronunciate sul ministro per l'immigrazione Cécile Kyenge. Una decisione che arriva dopo l'intervista rilasciata a Giuseppe Cruciani e pubblicata sull'ultimo numero diPanorama. L'europarlamentare leghista dice di non essere razzista, ma ''differenzialista'', e afferma di ''preferire che la massa dei neri resti a casa sua'', per poi sostenere che ''il meticciato'' è un ''obbrobrio'' perché ''inquina la differenza tra le etnie''.

Non smentisce di essere "un po' nazista e un po' fascista'', come chiedeva l'intervistatore, ma si descrive come ''un tradizionalista monarchico'' aggiungendo che ''i regimi totalitari hanno fatto cose terribili, ma anche cose molto buone e positive: per esempio i nazisti furono i precursori dell'ecologismo''. E ancora: ''Io mi considero più a destra di Dio. Come Julius Evola, più 

a destra di noi non c'è nessuno''; ''Da giovane sono stato simpatizzante di tutti i movimenti di estrema destra. Non ne ho mancato uno''.

A proposito delle sue dichiarazioni sul ministro Kyenge, Borghezio afferma: ''Non ho mai chiesto scusa. Ho detto che se lei si è ritenuta offesa mi dispiace. Ma la parola scusa non l'ho pronunciata e non la pronuncio nemmeno se mi sparano''. E quando il giornalista gli chiede: "Pentito?", lui replica: ''No, non mi pento assolutamente delle cose che ho detto a questa signora''.

Venerdì scorso, dopo l'uscita dell'intervista, il leader dell'Ukip e copresidente dello Efd, Nigel Farage, ha inviato una mail a tutti i membri del gruppo parlamentare chiedendo di esprimersi sulla proposta di espulsione immediata che sarebbe scattata se almeno due terzi dei parlamentari iscritti non si fosse opposto.

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