La Camera autorizza l'uso delle intercettazioni dell'ex ministro Romano. Rinviato il voto su Cosentino
L'ex ministro dell'Agricoltura Saverio Romano |
L'Aula della Camera ha
approvato a scrutinio segreto la richiesta di autorizzazione all'uso
delle intercettazioni dell'ex ministro dell'Agricoltura Saverio Romano
pervenuta dal gip del Tribunale di Palermo. I sì sono stati 286, i no
260, 4 gli astenuti. Le trenta firme necessarie per la richiesta del
voto segreto sono state raccolte dal gruppo di Popolo e Territorio,
guidato da Silvano Moffa. La Giunta per le Autorizzazioni della Camera
ha invece rinviato il voto su Nicola Cosentino. Il rinvio è passato con
11 voti a favore (compresa la Lega) e 10 contrari. Si dovrebbe votare il
10 gennaio alle ore 14.
Trentatre assenti nel Pdl tradiscono Romano
- Sono state le assenze nel Pdl - 33 in tutto - a impedire che Saverio
Romano si "salvasse": la presenza in Aula alla Camera di quei 28
pidiellini non partecipanti al voto e 5 in missione avrebbe infatti
ribaltato l'esito della votazione finita con 286 voti a favore della
domanda dei pm e 260 contro. A guardare i tabulati della votazione che
si è svolta a scrutinio segreto, a difesa del deputato di Popolo e
Territorio hanno votato più dei 178 partecipanti al voto del Pdl e 20 di
Pt, gli unici due gruppi che in dichiarazioni di voto si erano espressi
contro l'uso delle intercettazioni.
Incerto l'Udc - Probabilmente il soccorso, che però non è stato sufficiente, è arrivato dall'Udc che ha dichiarato di non schierarsi ma in realtà le uniche astensioni nel gruppo sono state quattro: quelle dei due membri della Giunta per le Autorizzazioni Pierluigi Mantini e Armando Dionisi e quelle di Marco Calgaro e Pietro Marcazzan. Altri cinque centristi erano in missione (Gabriella Carlucci, Renzo Lusetti, Luca Volonté, Rocco Buttiglione, Luisa Santolini) mentre Lorenzo Cesa, Antonio De Poli, Anna Teresa Formisano, Ricardo Merlo, Domenico Zinzi. Ben 28 deputati Udc hanno deciso di partecipare al voto.
Incerto l'Udc - Probabilmente il soccorso, che però non è stato sufficiente, è arrivato dall'Udc che ha dichiarato di non schierarsi ma in realtà le uniche astensioni nel gruppo sono state quattro: quelle dei due membri della Giunta per le Autorizzazioni Pierluigi Mantini e Armando Dionisi e quelle di Marco Calgaro e Pietro Marcazzan. Altri cinque centristi erano in missione (Gabriella Carlucci, Renzo Lusetti, Luca Volonté, Rocco Buttiglione, Luisa Santolini) mentre Lorenzo Cesa, Antonio De Poli, Anna Teresa Formisano, Ricardo Merlo, Domenico Zinzi. Ben 28 deputati Udc hanno deciso di partecipare al voto.
Gli assenti - Qualche
assenza anche nella Lega che si è espressa a favore della concessione
dell'autorizzazione alle intercettazioni: in missione erano Paola
Goisis, Davide Caparini, Stefano Stefani, Marco Reguzzoni, Giovanni
Fava, Massimo Polledri. Non hanno partecipato al voto Umberto Bossi e
Roberto Maroni, ma la valanga di assenze si è registrata nel Pdl: in
missione Emerenzio Barbieri, Margherita Boniver, Riccardo Migliori,
Alessandro Pagano e Alessandra Mussolini. Non hanno partecipato al voto
Antonio Angelucci, Francesco Aracri, Maria Teresa Armosino, Filippo
Ascierto, Vincenzo Barba, Silvio Berlusconi, Anna Maria Bernini,
Michaela Biancofiore, Paolo Bonaiuti, Anna Grazia Calabria, Mara
Carfagna, Nicola Cosentino, Nunzia De Girolamo, Giovanni Dima, Franco
Frattini, Niccolò Ghedini, Ignazio La Russa, Ugo Lisi, Barbara Mannucci,
Bruno Murgia, Antonio Palmieri, Alfonso Papa, Souad Sbai, Giuseppe
Scalera, Umberto Scapagnini, Lucio Stanca, Giulio Tremonti, Pasquale
Vessa. Non hanno partecipato al voto anche i quattro Fli Italo Bocchino,
Enzo Raisi, Francesco Divella, Mirko Tremaglia; i due Idv Gabriele
Cimadoro e Favia; i deputati del Misto Luca Barbareschi, Stefania Craxi,
Antonio Gaglione, Ugo Grimaldi, Gerardo Soglia; i due Api Bruno Tabacci
e Santo Versace; Giorgio La Malfa, Italo Tanoni, sei del Pd Tea Albini,
Paolo Corsini, Marco Fedi, Francantonio Genovese, Antonio Luongo,
Margherita Mastromauro; i responsabili Massimo Calearo, Antonio Milo,
Andrea Orsini, Maria Grazia Siliquini. In missione Antonio Buonfiglio,
Daniela Melchiorre, Roberto Antonione.
Pd: la Camera si riappropria proprio ruolo -
"La Camera, con l'autorizzazione accordata all'utilizzo delle
intercettazioni telefoniche dell'ex Ministro del Governo Berlusconi,
l'onorevole Saverio Romano, fa un ulteriore passo in avanti nella
progressiva riappropriazione del proprio ruolo". Questo il commento del
Deputato del Pd, Dario Ginefra, che aggiunge: "L'auspicio è che questo
ritrovato vigore dell'istituzione parlamentare possa proseguire, senza
alcuna esitazione, sia alla Camera che al Senato, restituendo agli
italiani la piena fiducia nell'operato e nella terzietà delle
istituzioni parlamentari senza alcuna esitazione autoassolutoria della
'Casta'".
Romano: l'ok della Camera mi aiuterà a dimostrare la mia estraneità -
"Così come avevo chiesto in giunta, l'autorizzazione delle
intercettazioni mi potrà solo aiutare a dimostrare la mia estraneità ai
fatti che mi si contestano", ha commentato il diretto interessato, oggi
coordinatore nazionale PID.
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