Lo stupro risalirebbe al maggio scorso. Vittima una studentessa di 16 anni che poi ha denunciato l’abuso subìto. I due, secondo il racconto della giovane, avrebbero bevuto molto alcol, poi si sarebbe verificato l'abuso
La presunta violenza risale al 9 maggio scorso, quando la ragazza ha conosciuto Alexandro nei pressi di via Veneto. I due hanno passeggiato e scherzato insieme, poi qualche drink di troppo, in giro in macchina e a piedi per tutta la notte nei luoghi della movida romana, fino a Campo De’ Fiori. In un vicolo appartato nei pressi della piazza, intorno all’una – come poi ha riferito alla polizia – sarebbe stata costretta a un rapporto sessuale in strada, quando era ormai ubriaca. Il tutto tra il frastuono e la distrazione della movida romana, con decine di giovani nella vicina piazza. Poi di quella notte la vittima, in lacrime, non ricorda più nulla.
Dopo qualche giorno i ricordi affiorano: la studentessa denuncia tutto agli agenti. Al termine delle indagini della Squadra Mobile di Roma, dirette da Renato Cortese, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip Nicotra presso il tribunale di Roma. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Maria Monteleone. All’episodio si aggiunge lo stupore e l’incredulità per una grave accusa al figlio di un uomo di giustizia, noto politico e figura istituzionale. Claudio Vitalone, padre di Alexandro, è stato infatti un magistrato, ex senatore della Democrazia Cristiana di corrente andreottiana e ministro scomparso nel 2008. Vitalone fu imputato e poi assolto per l’omicidio di Mino Pecorelli e morì a Roma, all’età di 72 anni. Alexandro Vitalone, consulente finanziario all’Inail, sarà ascoltato nelle prossime ore. Nelle prossime ore dovrà rispondere dell’accusa di violenza sessuale, tentando di difendersi in una vicenda dai contorni ancora da chiarire e in cui manca la sua versione ma che di sicuro lo vede accusato di stupro da una minorenne.
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