Mario Diana, ex capogruppo Pdl e Carlo Sanjust (Pdl) sono stati portati in carcere nell'ambito dell'inchiesta bis sul presunto uso illecito dei fondi ai Gruppi in Consiglio nella scorsa legislatura. Gli arresti sono stati eseguiti dalle sezioni di polizia giudiziaria dei
CAGLIARI - Con l'accusa di peculato i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria del Tribunale di Cagliari hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei consiglieri regionali Mario Diana, ex capogruppo del Pdl e ora alla guida di "Sardegna è già domani", e di Carlo Sanjust. Diana è stato portato nel carcere di Oristano mentre Sanjust, che dovrà giustificare in particolare la spesa di 23mila euro di fondi che secondo gli inquirenti avrebbe utilizzato per il suo matrimonio e altri 27mila euro per organizzare corsi di formazione, a Cagliari Buoncammino. Gli arresti sono stati richiesti dal pm Marco Cocco al Gip Giampaolo Casula per il pericolo di inquinamento dela prove e di reiterazione del reato.
I provvedimenti di custodia cautelare si inseriscono nell'ambito dell'inchiesta bis sul presunto uso illecito dei fondi ai Gruppi in Consiglio regionale nella scorsa legislatura. Negli ultimi giorni erano stati perquisiti casa e ufficio dei due consiglieri.
REGIONI, LE "SPESE PAZZE" DEI CONSIGLIERI
Stando alle indagini della procura di Cagliari, l'ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale della Sardegna Mario Diana avrebbe acquistato con i soldi destinati alle attività politico-istituzionali dei gruppi, preziosi volumi per 55 mila euro e penne Montblanc per circa 20 mila euro. Da "Le mille e una notte" in edizione miniata, a "Immago Christi" con bassorilievi o "San Francesco d'Assisi" e "La dichiarazione dei diritti dell'uomo". Gli inquirenti contestano a Diana (difeso dagli avvocati Massimo e Mariano Delogu) l'accusa di peculato per oltre 200 mila euro. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i finanziamenti a una serie di convegni come quello sulla 'traumatologia del ginocchio' nel gioco del calcio, sull'Ortofrutta in Sardegna e studi sulle proposte di legge in materia di piano casa, rotatorie e taxi rosa.
Secondo la testimonianza di una delle organizzatrici del matrimonio, l'onorevole Carlo Sanjust pagò invece il suo ricevimento di nozze con due assegni provenienti dal suo conto corrente, ma in un secondo momento si fece restituire la cifra in contanti per poi saldare il conto con altri di titoli di cambio legati al conto del gruppo Pdl di cui fa parte nel Consiglio regionale della Sardegna.
Nell'ambito della stessa inchiesta sono stati arrestati anche l'imprenditore specializzato nel catering Riccardo Covoni. Mentre è stato perquisito inoltre lo studio odontotecnico del consigliere regionale del Pdl Onorio Petrini alla ricerca di elementi utili per le indagini. Sono in corso perquisizioni e uffici di altri consiglieri regionali, ma l'operazione è mantenuta nel più stretto riserbo.
Assieme a Diana e Sanjust avevano ricevuto avvisi di garanzia altri 32 consiglieri regionali, fra i quali ex componenti, nella scorsa legislatura, dei gruppi Ds, Margherita e Progetto Sardegna. Fra gli indagati figura anche l'europarlamentare Francesca Barracciu (Pd), candidata alla presidenza della Regione Sardegna, e gli attuali deputati del Pd Marco Meloni (eletto in Liguria) e Francesco Sanna (eletto in Sardegna). Gli interrogatori dei tre esponenti del Pd, convocati in procura a fine ottobre, sono stati differiti su richiesta dei rispettivi legali.
Nell'ambito della prima inchiesta per peculato, sempre condotta dal pm Cocco, sono già a giudizio 20 consiglieri regionali della passata legislatura, fra i quali l'ex capogruppo dell'Idv Adriano Salis, che ha scelto il rito abbreviato e per il quale l'accusa ha chiesto una condanna a tre anni (la sentenza è attesa per il 20 novembre prossimo), e l'ex senatore del Pdl Silvestro Ladu (al quale sono state contestate spese improprie per 250mila euro quand'era capogruppo in Consiglio regionale della formazione "Fortza Paris"), difeso dall'ex collega a palazzo Madama ed ex sindaco di Cagliari Mariano Delogu.
La notizia dell'arresto di Diana e Sanjust ha letteralmente scioccato l'Assemblea sarda.
Rinviata a questo pomeriggio la seduta dell'Aula, ufficialmente per un problema sugli emendamenti alla legge sulla zona franca integrale, il cui dibattito si sarebbe dovuto svolgere stamattina.
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