Alla Santa Maria la Reale dell’Almudena è dedicato un inno, composto da F. Palazón, che viene cantato da tutti i fedeli madrileni con devozione:
SALVE SIGNORA DALLA CARNAGIONE SCURA / VERGINE E MADRE DEL REDENTORE / SANTA MARIA DELL’ALMUDENA / REGINA DEL CIELO / MADRE D’AMORE / TU CHE SEI STATA / NASCOSTA TRA I MURI / DI QUESTA CARA / E VECCHIA MADRID / OGGI RISPLENDI / DAVANTI AL TUO POPOLO / CHE TI VENERA / E CONFIDA IN TE / SOTTO AL TUO MANTO / VERGINE SEMPLICE / CERCANO I TUOI FIGLI / LA PROTEZIONE / TU SEI PADRONA / DELLA NOSTRA CITTADINA / MADRE AMOROSA / TEMPIO DI DIO / AMEN.Logo versione testuale |
Il logoVersione testuale, il suo autore è il disegnatore Josè Gil-Noguès A Madrid il 30 luglio 2009, si è reso pubblico il logo che rappresenterà la prossima giornata Mondiale della Gioventù., che si celebrerà dal 16 al 21 agosto 2011. Il suo autore è Josè Gil-Noguès, disegnatore grafico che lavora a Madrid e a Oviedo.
L’autore José Gil-Nogués, ha spiegato che lo sfondo del disegno simboleggia “giovani di tutto il mondo che si uniscono per celebrare la propria fede accanto al Papa, ai piedi della Croce, e formano la corona della Vergine di Almudena, patrona di Madrid”.
Nella corona, ha aggiunto il disegnatore, spicca la “M” di Maria, iniziale anche di Madrid, luogo dell’incontro (la M è legata alla J di Jesus e, se vogliamo, di jòvenes, giovani.NdR).
La Croce, segno del cristiano, presiede l’appuntamento del Papa con i giovani, che rendono visibile con la loro testimonianza il tema della GMG: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”.
Il messaggio del logo, ha aggiunto Gil-Nogués, è “una catechesi, un’opportunità di evangelizzazione: la via rapida e sicura per arrivare a Cristo è la Vergine Maria, Madre di Dio e degli uomini. I giovani hanno, nella fede di Maria, l’esempio e il modello per arrivare a Cristo e realizzare la finalità prioritaria della GMG: far conoscere al mondo il suo messaggio”.
Il Papa stesso, nel suo Messaggio per la GMG, ha indicato a tutti giovani la strada per prepararsi nel miglior modo alla GMG:
Nel corso di quest’anno preparatevi intensamente all’appuntamento di Madrid con i vostri Vescovi, i vostri sacerdoti e i responsabili di pastorale giovanile nelle diocesi, nelle comunità parrocchiali, nelle associazioni e nei movimenti. La qualità del nostro incontro dipenderà soprattutto dalla preparazione spirituale, dalla preghiera, dall’ascolto comune della Parola di Dio e dal sostegno reciproco…
Cari giovani, imparate a “vedere”, a “incontrare” Gesù
nell’Eucaristia, dove è presente e vicino fino a farsi cibo per il nostro cammino;
nel Sacramento della Penitenza, in cui il Signore manifesta la sua misericordia nell’offrirci sempre il suo perdono.
Riconoscete e servite Gesù anche nei poveri, nei malati, nei fratelli che sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto.
Conoscetelo mediante la lettura dei Vangeli e del Catechismo della Chiesa Cattolica; entrate in colloquio con Lui nella preghiera, dategli la vostra fiducia: non la tradirà mai!
Non siamo credenti isolati, ma, mediante il Battesimo, siamo membri di questa grande famiglia, ed è la fede professata dalla Chiesa che dona sicurezza alla nostra fede personale. Il Credo che proclamiamo nella Messa domenicale ci protegge proprio dal pericolo di credere in un Dio che non è quello che Gesù ci ha rivelato.
Cristo non è un bene solo per noi stessi, è il bene più prezioso che abbiamo da condividere con gli altri.
Anche voi, se crederete, se saprete vivere e testimoniare la vostra fede ogni giorno, diventerete strumento per far ritrovare ad altri giovani come voi il senso e la gioia della vita, che nasce dall’incontro con Cristo!
Il Papa ha rivolto ai giovani l’invito a percorrere questa strada seguendo l’esempio dei santi cioè secondo una misura alta e profonda; in questa richiesta di profondità c’è tutto l’amore e la fiducia del Papa per i giovani; nell’esistenza di molti santi, come ad esempio Piergiorgio Frassati, l’Eucarestia diventa partecipazione quotidiana alla S. Messa, il Sacramento della Penitenza diventa, come nella vita del Beato Giovanni Paolo II, incontro settimanale con la misericordia di Dio, la meditazione del Vangelo diventa preghiera personale ed un confronto settimanale vissuto insieme ai fratelli ed alle sorelle sulla Parola di Dio. Una vera vita di preghiera nell’esperienza dei santi, si trasforma naturalmente in amore verso i sofferenti e i poveri.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ed il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa si stanno diffondendo fra i giovani che desiderano conoscere le fonti della fede cristiana per una miglior testimonianza anche culturale nella società, nella politica, all’università; da Pentecoste alla GMG c’è un grande cammino di santità da compiere.
La storia
L´immagine di Santa Maria la Reale dell’Almudena, anteriormente denominata Santa Maria Maggiore, venne scoperta nell’anno 1085 durante la conquista della città ad opera del re Alfonso VI, in un anfratto della muraglia, vicino alla cosiddetta porta della Vega, ubicata nell’antica Moschea, per il culto e la devozione della Corte e della popolazione di Madrid.
Secondo la Storia di Madrid la sua devozione è riscontrabile sia nelle cronache locali sia in quelle di palazzo.
Non esistono informazioni esatte riguardo all’età dell’Immagine né rispetto al suo culto, ma si sa che almeno trecento anni prima di ritrovarla, intorno all’anno 700, venne nascosta per Decreto dell’Arcivescovo di Toledo, don Raimundo.
Un’antichissima leggenda o tradizione dice che “quando l’Apostolo Giacomo venne da Gerusalemme a predicare in Spagna, portò a questa coronata cittadina di Madrid, la miracolosa immagine che oggi viene chiamata dell’Almudena e la collocò in questa chiesa, in compagnia di uno dei dodici discepoli chiamato san Calogero, che fu il primo a predicare in essa nell’anno del Signore 38…” (Secondo quanto si legge in una iscrizione del 1640).
Il nome di Santa Maria dell’Almudena fu dato dopo la Riconquista (1085) quando l’Immagine fu scoperta dal re Alfonso VI. Con l’obiettivo di ritrovare la vecchia Immagine, organizzò una processione intorno alla muraglia, guidata da lui stesso, dal clero, dalla nobiltà e dalla popolazione di Madrid. Mentre si pregava Dio che l’immagine apparisse, appena la processione passò davanti ad un anfratto dedicato a “almudith” (deposito di grano che i musulmani chiamano “Almud”, cioè “misura”), caddero diverse pietre che tappavano il foro dove si trovava l’Immagine della Vergine, chiamata da allora dell’Almudena. Tutti rimasero stupiti del fatto che le candele erano ancora accese dopo tre secoli. Per questo l’Immagine ha una carnagione scura. A partire da quel giorno, il 9 di novembre dell’anno 1085, viene considerata dalla popolazione la Patrona di Madrid. Certamente l’immagine dev’essere precedente al 712, anno in cui Madrid fu conquistata dall’Islam e l’immagine nascosta.
Il Papa Pio X la dichiarò per sovrano decreto dell’agosto 1908 Patrona di Madrid, segnalando il giorno 9 di novembre come festivo: “Acclamata dalla Chiesa è Nostra Signora dell’Almudena, patrona di Madrid”. Il Papa Paolo VI, il 1° giugno 1977, tramite un Breve Apostolico scrisse: “Dichiariamo per sempre la Beata Vergine Immacolata, con il titolo di Almudena, principale patrona davanti a Dio dell’Arcidiocesi di Madrid-Alcalà”.
Comunque sia, già da molto tempo, sia le autorità civili sia quelle ecclesiastiche, hanno venerato come Patrola la Vergine dell’Almudena nel suo Tempio di Santa Maria Maggiore, “olim Majoris nuncupatae (dell’annunziata.NdR), nunc de Almudena”.
Secondo un documento dell’archivio della Cattedrale, nell’anno 1640, a motivo dello spostamento dell’immagine al suo Tempio dopo il restauro dello stesso, si ordina di pubblicare e distribuire in tutta Madrid, com’era abitudine, ovvero nelle chiese e nei luoghi pubblici, l’editto che proclama come più antica e unica Patrona della città.
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