I democratici annunciano di aver messo a punto una proposta che intende abrogare la legge Frattini estendendo in maniera decisa i casi di incompatibilità. La replica di Berlusconi: "La priorità è la crescita"
ROMA - E' pronta la proposta di Pierluigi Bersani per una nuova legge sul conflitto di interessi. Lo annuncia il Partito democratico in una nota, spiegando che il provvedimento passa, tra l'altro, per l'abrogazione della legge Frattini; l'ampliamento delle norme sul conflitto e dei controlli a tutti i titolari di cariche di governo, nelle Regioni e negli enti locali.I controlli, sottolinea ancora il comunicato, saranno ampliati anche nei confronti dei componenti delle Autorità indipendenti e sarà estesa l'incompatibilità anche alla sola proprietà di imprese, azioni o quote di società. Fra le altre proposte, più poteri di intervento concreto sui conflitti di interesse all'Antitrust; il mandato irrevocabile a vendere per evitare la sanzione della decadenza; un nuovo sistema di sanzioni e di controllo applicabile anche alle cariche ricoperte attualmente; l'impossibilità per chi ha precedenti penali a sedere in Parlamento, nei consigli regionali, negli enti locali; abbassare o eliminare i limiti di pena che danno luogo a incandidabilità.
Come per gli altri punti della piattaforma presentata nei giorni scorsi da Bersani alla direzione del partito, anche in questo caso le proposte sono pubblicate sul sito del Pd rendendole commentabili dai lettori, che possono anche proporre modifiche e contribuire con ulteriori ipotesi di intervento.
La nuova iniziativa dei democratici è stata commentata con sarcasmo da Silvio Berlusconi. "Altro che conflitto d'interesse e corruzione. Serve la ripresa economica e occorre aiutare le imprese", avrebbe detto l'ex premier secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti alla riunione del Pdl al Senato per eleggere il nuovo capogruppo. Comunque, avrebbe aggiunto, "è un problema che non mi riguarda, ho già dato tutto ai miei figli".
Nessun commento:
Posta un commento