mercoledì 2 maggio 2012

L’Urlo di Munch. Nell'urlo di Munch l'uomo diventato quasi umanoide schiacciato dalla violenza della natura forse cerca un aiuto in un grido di disperazione rivolto a persone che sono alle spalle






L'urlo, o anche Il grido, è un celebre dipinto di Edvard Munch (titolo originario: Der Schrei der Natur, in tedesco"Il grido della natura").



L'urlo di Munch, grido
L'Urlo di Munch



Realizzato nel 1893 su cartone con olio, tempera e pastello, l’Urlo (o il Grido) come per altre opere di Munch è stato dipinto in più versioni. L'opera è un simbolo dell'angoscia e dello smarrimento che segnano tutta la vita del pittore norvegese. La scena rappresenta un'esperienza vera della vita di Munch: mentre si trovava a passeggiare con degli amici su un ponte della città di Nordstrand (oggi quartiere di Oslo), il suo animo venne pervaso dal terrore. Così descrive la scena lo stesso Munch con alcune righe scritte sul suo diario mentre era malato a Nizza: “ Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad un recinto. Sul fiordo nero azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura... e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura. “ Si vedono chiaramente sullo sfondo i due amici che si allontanano lungo il ponte, estranei al terrore che angosciava il loro compagno. Mentre la bocca spalancata sembra emettere dei suoni che sconvolgono il paesaggio, con delle linee curve, che però non deformano la strada, che è diritta, l'unica consigliera e amica dell'uomo, testimonianza della freddezza di talune persone. 


La Madonna di Munch

Il volto deformato sembra un teschio; anche il corpo sembra essere privo di colonna vertebrale,quasi un umanoide, protagonista di una sorta di post-umanità. L'uso del colore e gli accostamenti cromatici associati a lunghe pennellate tese a deformare i soggetti rappresentati suggeriscono uno stato emotivo di angoscia. L'associazione delle linee ondulate con le linee diagonali crea un senso di dinamicità che provoca tensione nell'osservatore. L'uso della luce da parte di Munch contribuisce a far scaturire nell'osservatore un senso di inquietudine poiché conferisce la sensazione dell'immediatezza dell'evento rappresentato, colpendo la figura principale frontalmente come se venisse illuminata dalla luce di un flash. Anche la composizione degli elementi costitutivi del quadro è orientata a sottolineare l'aspetto espressivo dell'opera mettendo in primo piano il soggetto che emette l'urlo e staccandolo dallo sfondo attraverso la frapposizione dell'elemento ponte.

L’Urlo di Munch venne rubato il 22 agosto del 2004 assieme alla Madonna dello stesso autore, ma il 31 agosto 2006, la polizia norvegese ha recuperato la versione ospitata al Museo Munch, ad Oslo. Nonostante entrambi i dipinti fossero danneggiati dall'umidità, le due opere sono state restaurate e sono tornate in esposizione al museo.


1 commento:

  1. Perchè l'Ulrlo di Munch è stato battuto all'asta a 119,922,500 di dollari, cifra mai raggiunta all'asta da nessun altro quadro? Segue del 2010 un Picasso del 1932 (“Nude. Green Leaves and Bust”) che era stato battuto a 106,5 milioni di dollari. La risposta è semplice, ora più che mai quell'immagine rimane attuale, l'indifferenza umana verso il proprio simile raggiunge di questi tempi una rivelazione apocalittica. Scivola di dosso ogni tipo di attenzione e cura verso coloro che gli vivono intorno e con avidità e disprezzo ne privano gli alimenti vitali. Un urlo disperato di aiuto, di disperazione e di disgusto fa eco all'alba di questo nuovo millennio.

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