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L'albero della vita |
Nasce nel cuore di in una regione di forma triangolare, la
cui provincia è ( CL ) come150 e il cui comune a 900 metri sul livello
del
mare, si traduce dall’arabo dimora di ricchezza “Mussomeli”. Il suo
cognome è
di fantasia, inizia con Z l’ultima lettera dell’alfabeto, 8 come
l’infinito,”Zan8”
il suo nome è Franco e Carmelo il suo secondo nome” Franco il Carmelo”.
Nasce
il 24 febbraio del ’58, cento anni
prima, lo stesso giorno appariva la Madonna per l’ottava volta a
Bernadette a Lourdes. In Italia si sta svolgendo la
terza guerra d’Indipendenza, mentre Garibaldi si accingeva
all’unificazione del
Regno l’Italia. Nasce di fronte al Santuario della Madonna dei Miracoli
Patrona
del Paese di Mussomeli, da Padre Giuseppe e Madre Grazia ha già un
fratello Vincenzo il cui
secondo nome è Salvatore “Vincenzo il Salvatore”.
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Cokerel |
La via in cui nasce ha
origine da una chiesa, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che custodisce
il
quadro di Sant’Eligio, protettore degli orafi e dei maniscalchi. Nel
quadro viene
rappresentato il Santo in piedi mentre ai suoi piedi su uno sgabello una
donna
sta finendo di allestire la toga bianca del Santo, mentre già Giuseppe
Garibaldi seduto è vestito di rosso e Giuseppe Mazzini tra i due, in
piedi, indossa la toga verde,
fu commissionato in attesa dell’Unità d’Italia. Mentre realizzavo il
packaging
commissionato da Prada per la fine del ’99, Giovanni Paolo II insigniva
il
Santo Eligio, protettore dei creativi e degli artisti, di cui mi sento
parte.
Cinquant’ anni fa partiva dal Paese per trasferirmi a Venaria la Reale,
di
fianco alla Reggia e lo stesso quadro, dopo quarantanove anni, il giorno
del
mio 53° anno, il 24 febbraio lo scorso anno lo segue esattamente dentro
la
Reggia per occupare un’area adiacente alla Via XX Settembre, all’interno
della
Scuderia Reale, trasportato dalla Gondrad. La sua prima residenza a
Venaria è
stata proprio la via XX settembre al civico 5.
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Il suo cammino di 53 tappe per i 150° dell'Unità d'Italia |
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L'albero della Passine per la conoscenza |
La linea artistica e
creativa è
già scritta e confermata da tutta una serie di eventi. Percorrera dopo
un’anno
la strada Maestra con la famiglia, attualmente Via Andrea Mensa che
tornerà col nome originale,
“La Strada Maestra” come battezzata dal Castellamonte, per raggiungere
la
successiva abitazione nella parrocchia di San Lorenzo, ad Altessano,
dove a 6 anni frequenta il catechismo con il fratello Vincenzo, il 30
marzo del 1964 sarò investito Soldato di Cristo con la Prima Comunione e
la Cresima.
Dopo sei mesi viene trasferito a Savigliano, 50 km da Torino, nel
collegio delle Suore della Sacra Famiglia
nell’Istituto “Pro Pueritia Sacro Cuore”, in via Allione. A 10 anni
torna tra casa e finisce le
elementari in un aula della parrocchia di San Lorenzo, dove ha ricevuto i
due Sacramenti, aula ceduta alla scuola "Antonio Gramsci" come
succursale, la sua insegnante la troverà clochard alla stazione di
Porta Nuova a Torino un ventennio dopo. A dieci anni raggiunge il suo
primo
sogno, durante il mese di luglio lavorando in una betola nel cortile di
casa
raggiunge la somma di lire 28.700 per acquistarmi la mia prima
bicicletta, da cross
e di colore rosso, il sabato stesso, riscossa la paga, si reca con il
padre in viale Buridani, sotto il monumento ai caduti, dove un ambulante
ha le sue biciclette, scelgo la migliore, di colore rosso e da cross,
il suo costo è precisamente la cifra che ha guadagnato.
A 14 anni, in via Po comincia ad acquistare i primi libri
sulle filosofie orientali, Buddismo Zen, Buddismo tibetano, Hata Yoga, Jnana
Yoga, e filosofi Indiani.
E’ luglio del ’73, ho 15 anni entra nel mondo del lavoro,
mattina a scuola pomeriggio la piccola ditta artigianale in cui si produce
materiale di imballaggio in cellophane poi sostituito dalle materie plastiche.
In un secondo tempo, proseguì gli studi all’Avogadro frequentando i corsi
serali, il lavoro lo affascina e si entusiasma, ma non era meno il suo
interesse verso la Fisica e la Chimica, la Storia e la Geografia, il
laboratorio e il disegno.
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Dopo la vicenda Prada "Crocifisso" |
Il 14
agosto del ’77,
mentre trascorre le vacanze a Lignano Sabbiadoro, al camping Riviera lo
raggiunge una telefonata da suo padre, è giunta la lettera per la naja,
destinazione Codroipo (UD), 50 km, circa da Lignano Sabbiadoro.
Nel settembre del ’78 rientra nella ditta artigiana, nel
frattempo ci furono dei cambiamenti, il
cellophan era in crisi, era in atto una rivoluzione delle materie prime, per
cui il suo datore di lavoro lo avvisava che dovevo trovarmi un'altro posto.
Nell’aprile del 79,
l’autista di un fornitore gli confidava che la proprietaria della ditta di
Massalombarda voleva cedere la sua attività, per l'età avanzata e così ebbe un colloqui con la
titolare e di lì ad un mese ne diventa il nuovo proprietario trasferendomi a
Massalombarda (RA), trasformandosi da dipendente a fornitore della ditta da cui
ha fatto esperienza. Si rifornisce delle materie prime a Forlì presso la
Orsi & Mangelli S.P.A. che ancora produceva cellophane nel cuore della città.
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Duck |
Nel settembre del ’82 dopo tre anni di attività si reca in
America per trovare nuove fonti di approvvigionamento e si rivolgo
all’industria leader delle materie Plastiche La Du-Pont De Nemours a Wilmington
del Deloware in U.S.A. a sud
Whashington, tramite lo zio Franco Cannella.
Nell’83
comincia a fornire la Orsi & Mangelli di Forlì.
I loro responsabili, Gherardini e Mantellini lo mettono in contatto con
un Magnate Svizzero Ebreo,
console onorario della Bolivia un pezzo da novanta nel mondo del
Packaging che
vuole l’esclusiva, tramite il suo direttore generale Todorovich della
Giudici Cellophane, che gli annuncia della telefonata che sarebbe
seguita nel pomeriggio dal suo Presidente da Lugano.
Nell’84 lo chiama in seno alle sue aziende in Svizzera e in
Italia, lo nomina amministratore e delegato e vice presidente della sua srl di
Como: “Modern Packing”, stabiliamo alcuni contratti di partecipazione agli
utili e di rappresentante della Trading di Lugano.
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Call Me |
Nel luglio dell’85 l’incontro con il Dalai Lama che inverte il
mio senso di marcia verso una ricerca interiore e spirituale. Due amici che aveva conosciuto a
Massalombarda, di cui uno entrato nel Monastero Tibetano di Pomai, nel paese di
Santa Luce (PI) lo chiamarono per chiede ospitalità a Lugano per la notte,
all’indomani avrebbero raggiunto il Dalai Lama nel villaggio tibetano di Rikon,
a Nord di Zurigo vicino a Winterthur .
Era
prevista l’iniziazione era del Kalachakra che si celebra ogni cento
anni, ovvero iniziazione di Diamante, Richard Gere era tra loro per
questa esperienza
memorabile, per cui la sua convinzione è stata di non essere a Lugano
per fare
soldi ma per incontrare proprio lui il Dalai Lama e la Luce. Alla fine
di questa iniziazione il Dalai lama
si è rivolto a tutti i partecipanti, circa duecento e ha invitato a
tutti i partecipanti di riscoprire la propria religione, e percorrere la
strada attraverso la propria cultura e le proprie origini,
un vero segno di umiltà e rispetto tutte le religioni.
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Il gancio per la vita verso la luce |
Non a caso l'anno
successivo il 26 ottobre ad Assisi Giovanni Paolo II, riunisce tutte le
religioni del mondo, per la Pace.
Ascolta
i suggerimenti del Dalai Lama, e di seguito al suo ritorno a Lugano va
nella libreria
delle Paoline per acquistare tutto quello che trova di San Francesco,
patrono d’Italia e suo
protettore, torna a leggersi il Vangelo e le Sacre Scritture e riscopre
la propria religione d’origine, ascolta come suggerito dal Dalai Lama a
tutti i
partecipanti..
Di lì il suo ritorno alla mia religione cristiana seguito da una crisi esistenziale, di
delusione di tradimento da parte del suo
socio svizzero miliardario e console onorario e padrone di mezza Bolivia.
Fine 85 la depressione, l’esaurimento nervoso e una malattia
mi hanno portato a fare il volontario verso attività sociali, occupandomi di
laboratorio artigianale e di agricoltura.
I primi dell’86 si ritrova volontario in una comunità
“Comunità Aperta” fondata da Valentino Bonadio poi investito Diacono al Duomo
di Torino, un orefice che ha ceduto la sua attività ad un dipendente. Scambia
la BMW 524 in mio possesso con una regata di seconda mano per evitare ostentare ciò di cui non si pregiava.
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Il Santo Graal a Torino |
Nell’87 riapre la nuova ditta Helicon, Helicon come il monte
Sacro alle Muse in Grecia, per
realizzare buste biodegradabili, ma il mercato non è ancora pronto, costavano
troppo rispetto alla plastica di polietilene, le classiche e famigerate shoppers. Riprende l'attività collaborando
con Autogrill e Rinascente fornendo nuove tecniche di packaging e
confezionamento. Realizza le prime buste regalo oggi di uso istituzionale in
tutti i paesi del mondo.
Nell’87 realizza le prime buste ad alta barriera con
cerniera, in seguito immette sul mercato le prime buste in poliammide per
cucinare in acqua calda, a bagnomaria e al forno, in seguito i sacchi salva
spazio per trapunte e piumini con valvola e cerniera.
Nel '95 crea il primo “ballon bag” da inserire dentro le
borse morbide per Mandarina Duck, poi a seguito tutto il mondo della
pelletteria entra in contatto e a conoscenza di questo prodotto, viene
realizzato per campagne promozionali tra le tante per una campagna di raccolta
punti per la prima Play Station per Fina Italia.
Nel ’99 realizza la prima shopping bag in pluriball per
Prada e Miu-Miu e Benetton per Il marchio Sisley.
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Martini & Rossi |
Nel 2000 è la volta dello “Standing-Up” un totem che resta
in piedi grazie ad una zavorra di acqua, con l’effetto dell’Ercolino sempre in piedi
degli anni ’60, che proposto per pubblicità, viene utilizzato per le loro campagne pubblicitarie da TIM, Martini è
Rossi, a Paraflu, Q8 ed altri.
Attualmente alcuni
prodotti sono candidati nei prossimi consumi nel settore dell’illuminazione e del
confezionamento.