Mancano ancora alcune settimane all’inaugurazione di ‘Moda in Italia’,
ma finalmente trapelano alcune anticipazioni sulla struttura di questa
mostra che racconterà la storia della moda nel nostro Paese dall’Unità
ai giorni nostri, attraverso lo sguardo di due personaggi importanti
come la costumista Gabriella Pescucci e la direttrice di Vogue Italia
Franca Sozzani. Oggi vi parliamo della prima sezione, messa in scena dal
premio Oscar Gabriella Pescucci. Non ci è dato sapere con certezza
quali capi di preciso troveremo, per questo dobbiamo pazientare, ma si
sa che la costumista ha attinto da quel mondo fantastico, bacino
immaginifico per molte pellicole, che è la collezione Tirelli Trappetti.
Ecco allora un percorso di abiti di questa collezione, certi che alcuni li ritroveremo anche nella mostra ‘Moda In Italia’.
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Un abito risalente al periodo 1887-1889 |
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Un total look risalente al 1900 |
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Una meraviglia di abito risalente al 1905 |
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Gli anni venti al loro meglio in questo capo del 1925 |
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Elegantissimo il capo del 1937 |
La sezione curata da Gabriella
Pescucci è idealmente divisa in due parti. La prima racconta la moda
durante il Regno d’Italia (1861-1946): si tratta di una moda di alta
qualità, ma non ancora configurata come un carattere identitario
nazionale, né come fattore produttivo di rilevanza. Elementi ispirativi
per le sartorie erano gli input e le creazioni che venivano da Francia e
Inghilterra, se si escludono alcuni tentativi di gettare le basi di una
moda italiana, come quelli promossi dalla regina Margherita ai progetti
dei Futuristi fino ai tentativi autarchici del Fascismo. La seconda
parte racconta gli anni Cinquanta e Sessanta, quando si assiste alla
nascita e all’affermarsi di una moda italiana, parte di un rilancio
dello stile, dell’economia, della vita stessa italiana, come riscatto
dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale.
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Due abiti da sera del 1938 |
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Questo abito è del 1948-ca |
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Quasi Audrey Hepburn per il vestito del 1952-ca |
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Più sbarazzina la sera del 1956-ca |
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La celebrazione delle gambe e della gioventù nel capo circa 1960 |
E qui si inserirà la sezione
dedicata alla nascita del pet-a-porter italiano, al boom del Made in
Italy nel mondo e alla storia dei grandi designer, curata dall’editor in
chief di Vogue Italia. Noi attendiamo con pazienza qualche preview e ci
godiamo queste foto.
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