Dopo aver infestato il Paese della sua merda vuole scappare dalla sua stessa merda, merda che produce da ormai 30 anni, adesso la merda finalmente comincia a puzzare anche per lui.
Che se ne vada ma lasci tutti i suoi denari per risanare quanto lui stesso ha distrutto
Intercettato al telefono con Walter Lavitola, editore dell'Avanti!, Silvio si sfoga: “Tra qualche mese me ne vado, vado via da questo paese di merda… di cui… sono nauseato… punto e basta”.
Berlusconi indignato di se stesso |
L’Italia è il paese che amo» . Con queste parole il futuro premier, con un videomessaggio, faceva il suo ingresso nelle case degli italiani. Era il 26 gennaio del ’94,
e Silvio stava per rivoluzionare la politica italiana. Sono passati 17
anni e più cose sono cambiate. Il Cavaliere, tra uno scandalo e l’altro,
in via ufficiale continua a lanciare messaggi d’amore al suo Paese, ma a
volte dimentica che ad attenderlo dietro l’angolo c’è sempre il suo più
grande nemico. Così da un’altra delle intercettazioni degli
innumerevoli processi a carico del Presidente del Consiglio spunta
un’incredibile sfogo, immediatamente ribattuto da tutte le agenzie: «Non me ne fotte niente…io..tra qualche mese me ne vado per i cazzi miei…da un’altra parte e quindi…vado via da questo paese di merda…di cui…sono nauseato…punto e basta…» Da un capo del telefono c’è l’utente “panamense” Valter Lavitola, dall’altra abbiamo tale Ceron Caceres, cittadino peruviano, che altri non è che Silvio Berlusconi che parla su una scheda che l’imprenditore ittico,direttore ed editore dell’Avanti, gli ha consegnato.
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