Il Papa mi delude anche piu' del Cavaliere
di Beatrice Borromeo - 15 gennaio 2011
Com’è possibile che dal cardinal Ruini a Bagnasco, da Fisichella fino al Santo Padre nessuno si indigni per il comportamento di Silvio Berlusconi?”.
Don Andrea Gallo |
Don
Andrea Gallo, animatore della comunità genovese di San Benedetto del
Porto, è famoso per essere ostile alle caste vaticane. E il Cavaliere
non gli è mai piaciuto. Ma nel giorno in cui rimbalza per il mondo la
notizia che il presidente del Consiglio è sotto inchiesta per
concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, il prete
genovese è molto più arrabbiato con il Papa che col premier.
Don Gallo, si stupisce ancora del fatto che la Chiesa non abbia niente da dire?
Sono
ripugnato. A 82 anni e mezzo mi sento autorizzato a dire che è
insopportabile che non ci sia una presa di posizione contro queste
sconcezze. Anzi: le gerarchie ecclesiastiche continuano a sostenere
Berlusconi.
C’è una soglia oltre la quale anche il Vaticano dirà “adesso basta davvero”?
Non
c’è, perché alla Chiesa non importa più nulla dei poveri e dei deboli.
Vive di privilegi, vuole difenderli e ne vuole conquistare di nuovi. Le
pare normale che il Papa vada a trovare il sindaco di Roma in
Campidoglio il giorno dopo che ha azzerato la giunta?
Quali sono le contropartite concrete, per la Chiesa, di questa benevolenza?
Basti pensare all’8 per mille o ai contributi alle scuole cattoliche, che poi di cattolico non hanno proprio nulla.
Tutto qui?
C’è
anche l’esenzione fiscale sugli immobili della Chiesa, che non pagano
l’Ici. O le politiche bioetiche. Il Santo Padre è tornato a parlare
contro l’educazione sessuale, senza capire che togliere la
consapevolezza ai ragazzi è proprio ciò che li spinge a svendersi,
drogarsi, autodistruggersi.
Che opinione si è fatto delle ragazzine che, come disse Veronica Lario, “si offrono al drago”?
Il problema è che da almeno un decennio i giovani crescono senza un’idea di futuro, sapendo che non avranno lavoro né aiuti.
Forse però Ruby era soddisfatta di mettere un piede nel mondo di Arcore.
Certe
ragazze capiscono che vendersi è una possibilità per ottenere quello
che vogliono, ma è anche un processo di autodistruzione con sofferenze
indicibili. Nella mia comunità lavoro da anni con le prostitute: sono
rovinate, vuote dentro.
Non sviluppano una corazza per evitare di soffrire del loro lavoro?
No.
Penso che Ruby e le altre vedano Berlusconi come una porta d’accesso,
che sfruttino i suoi vizi. Ma si vergognano, sono schifate da chi hanno
davanti. E si fanno anche schifo da sole.
Se i racconti di queste ragazze sono veri, il presidente del Consiglio cerca proprio questo tipo di donna.
Questo
perché è un amorale. Un uomo che agisce fuori dalla Costituzione, dalla
giustizia, dalla legalità. E dalla civiltà. Dice che lavora tanto e che
si toglie qualche sfizio, ma nella sua vita vedo solo sfacelo e
tristezza.
I suoi colleghi la pensano diversamente: continuano anche a dargli la comunione.
Sostengono
che è single, pur sapendo benissimo che è doppiamente divorziato.
Monsignor Rino Fisichella ha detto che bisogna contestualizzare persino
le sue bestemmie!
Che effetto ha questa indulgenza ad personam sui fedeli?
Ovviamente
si allontanano dalla Chiesa, così come dalla politica. Le gerarchie non
capiscono che questa incoerenza farà scomparire la Chiesa, e morire la
religione.
Quindi?
Sia i cittadini che la Chiesa devono riscoprire la capacità di indignarsi e di reagire. Perché siamo tutti responsabili.
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